Card, benzina sui falò di via Anzio

Via Anzio: nel nome il suo destino che la riconduce all’acqua, come alla foce di tutti i fiumi. La via più battuta della regione, in ossequio al suo dna è, però, anche sede di sbarchi. Vi giungono amministratori compiaciuti e opposizioni rabbiosamente contrarie. Via Anzio è pure la sede delle proteste dei movimenti che vedono, nel palazzo regionale, il simbolo dello Stato sul suolo lucano. Dappertutto, rivoli di polemiche, un oceano di proteste e, comunque, un mare di carte. La Card brucia come benzina sul fuoco dell’estate lucana. E, cosi, i Verdi per la costituente ecologista hanno letteralmente dato fuoco ai buoni benzina. Ad andare in fumo, nei giorni scorsi, davanti alla sede della Regione Basilicata, sono stati, simbolicamente, i moduli per la richiesta della card. Sul tema del bonus benzina la politica lucana si è nettamente divisa. A destra si esulta per una conquista, sebbene minima, ma pur sempre strappata con determinazione ad un governo percepito come molto distante. Da sinistra, invece, partono gli strali per l’iniquità del provvedimento e per l’utilizzo di somme che, diversamente, avrebbero potuto contribuire a risolvere altri deficit. Tra favorevoli e contrari c’è chi affolla gli uffici postali e chi contesta in maniera eclatante, come i verdi o come chi evita di fruire di questo beneficio, rifiutando quella che viene definita con sdegno “una mera elemosina”. Insomma, i roghi estivi infiammano il cielo di Basilicata che, in via Anzio, come tra i pozzi della Val d’Agri, si tinge di giallo e di rosso. Il fumo del falò verde si alza sbuffando appena, al soffio del vento e percorre tutta la regione, attraversandola da costa a costa. S’incendia la carta straccia mandando in fumo il prezzo della spoliazione del territorio lucano e con esso, probabilmente, quel che resta dell’ennesima occasione perduta. Intanto, negli uffici postali, si procede con le adesioni dei cittadini. Gli indecisi, poi, hanno tempo fino al 10 settembre, per maturare la scelta. E, come nel sette e mezzo, c’è chi rimanda la decisione: “Card coperta non so se brucio”.