Il dramma della pedofilia

L’attrazione verso i bambini e gli adolescenti che dall’antica Grecia si è evoluta in epoca romana e nell’età medioevale prepotentemente sale sulla scena, destando l’opinione pubblica, dopo i drammatici eventi relativi all’uccisione di due bambine di otto anni in Belgio ad opera del mostro di Marcinelle.
Da allora la pedofilia comincia a innescare inquietudine perchè si capisce che non è più consumata tra le mura domestiche, ma che esistono delle vere e proprie organizzazioni criminali che consentono al fenomeno di esistere e di crescere.
I bambini vengono ripresi mentre compiono atti con adulti o con i loro coetanei.
Numerose sono le operazioni antipedofilia e la polizia postale monitora i siti web perchè la diffusione di internet ha ingigantito le dimensioni del fenomeno.
È così che la pornografia on-line assume le forme più oscene e vergognose e il materiale pornografico viene realizzato a causa della mente perversa di centinaia di persone che lucrano, con volumi d’affari vertiginosi, violando il corpo e la mente di migliaia di bambini.
L’avvento e la diffusione di fotocamere digitali e dei videotelefonini rappresenta un grosso elemento di facilitazione per i produttori amatoriali di pornografia minorile a causa della trasmissione veloce di dati e della connessione permanente al web.
Il rischio si paventa perchè vengono scattate foto a bambini di nascosto al mare, in palestra, nei centri sportivi.
A peggiorare tutto, -ahimè- ci sono i pedofili che cercano fotografie sempre più raccapriccianti, chiedendo ai produttori di tale materiale un aumento delle violenze ed un abbassamanto dell’età delle vittime.