A tu per tu con Livio Scuotto

Ha scelto Picerno e la scelta è stata più che azzeccata. Il centro melandrino ha rappresentato per Livio Scuotto, centravanti di spessore ed esperienza scuottodell’Eccellenza lucana, una rinascita calcistica culminata un campionato al di sopra di ogni più rosea aspettativa. “A Picerno mi sono trovato bene. Come se stessi in una grande famiglia ho dato una mano sia dentro che fuori il rettangolo verde sfruttando la mia esperienza e la mia voglia di giocare ancora. Se avessimo iniziato meglio il campionato disponendo di una rosa più ampia, avremmo potuto raggiungere anche il secondo posto. Ritengo che eccezion fatta per il fortissimo Real Metapontino non siano esistite squadre superiori alla nostra”.

Per lui in carriera tanti anni a cavallo tra serie D ed Eccellenza, con una annata anche nella massima serie cinese dopo un trasferimento sfumato alla Juventus all’età di diciassette anni per una pubalgia. Tutto ciò mentre il suo cartellino era di proprietà della Casertana che lo lanciò nel calcio professionistico facendolo esordire nella vecchia c1.

Ma quali sono gli aspetti da migliorare del calcio lucano? Scuotto ci riporta una sua analisi, schietta e lungimirante: “Ho notato che a volte in Basilicata manca qualcosina a livello di professionalità e organizzazione nella gestione dei club. Mi spiego meglio. A volte si tende a dare fiducia agli amici, piuttosto che fidarsi della competenza di persone che di questo sport ne masticano mettendo a disposizione la loro voglia di programmare con serietà puntando anche sui settori giovanili. Sono punti sui quali bisognerebbe soffermarsi un attimino considerando che nel calcio esistono molti mestieranti che sono in grado di far allontanare imprenditori intenzionati ad investire i loro capitali, specie in un periodo delicato come quello attuale economicamente parlando”.

Il bomber di Sant’Antimo parla con grande determinazione e la dialettica di un direttore sportivo che si rispetti, chissà che in un futuro non possa intraprendere la carriera dirigenziale. “Per ora penso a giocare, anche se non nascondo di voler assumere un incarico o in qualità direttore sportivo o in qualità allenatore perchè mi sento preparato e consapevole di aver girato tanto da poter esserne all’altezza. Sto bene fisicamente e non avendo avuto infortuni spero di continuare a correre e lottare come ho sempre fatto con grande umiltà. Ci siederemo attorno ad un tavolo con il direttore Mitro ed il presidente Venetucci faremo il punto della situazione in vista della prossima stagione. Sentirò loro prima di valutare qualsiasi altra ipotesi.”Dopodichè c’è spazio anche per una piccola rivelazione fattaci a cuore aperto: “Come piazze calde mi affascinerebbe un ritorno a Potenza dove feci bene due stagioni fa, oppure Rionero, per la sua storia ed i suoi impareggiabili supporters, ma ripeto, la priorità al momento resta il Picerno”.

Il diktat lanciato è chiaro, sotto sotto l’intenzione di Livio Scuotto è quella di chiudere la carriera vincendo un campionato e aggiungere nel proprio palmares un altro successo. Il sempreverde Scuotto è pronto a far parlare di sé anche il prossimo anno, candidandosi per l’ennesima volta ad un ruolo da protagonista.