Sport e Pubblicità – A cura di Giulio Ruggieri

foto1Lo sport abitua gli atleti a rispettare una certa disciplina e a vivere in comune. Esso può essere praticato in modo agonistico, o solo come passatempo.
Attualmente gli sportivi più famosi, come i calciatori o i piloti di Formula 1, vengono pagati fior di miliardi e venduti a diverse società. Così, più un atleta è bravo, più c’è la possibilità che venga ingaggiato ad alto prezzo. Ma ormai non si tratta più di una gara tra gli sportivi, bensì di una competizione tra le società per accaparrarsi gli atleti più quotati, nonché quelli di maggior successo. In questo modo non viene privilegiato lo sport, che tutti dovrebbero fare per mantenersi in forma, ma solo gli affari. Per questo vien messo solo in primo piano chi ha qualità superiori.

Nella società di oggi si è stabilito un binomio molto stretto tra sport e pubblicità. Tant’è che noi vediamo per televisione calciatori che indossano maglie con sopra scritto il nome dei loro sponsor. Del resto, per potersi affermare sul mercato, ciascun prodotto ha bisogno di una pubblicità continua e che sappia rinnovarsi nel tempo, in modo da attirare l’attenzione del consumatore.
I mezzi di cui si serve il linguaggio pubblicitario per raggiungere il maggior numero di persone sono i periodici, la tv e la radio, ma c’è anche un altro aspetto da considerare, e cioè quello dell’innovazione. Questo perchè, negli ultimi decenni, diversi sport hanno subito un’evoluzione gigantesca. Ad esempio, i ciclisti che un tempo facevano affidamento solamente sulla forza e sulla potenza delle proprie gambe, ora sono favoriti dall’utilizzo di biciclette
sempre più sofisticate, con il telatio in alluminio e con vari accorgimenti che permettono loro di agevolare il lavoro, pedalando più velocemente e con minore sforzo.
Così facendo, però, si perde la genuinità dello sport di una volta. Anche i Giochi Olimpici, che erano nati come un’occasione di confronto sportivo tra gli atleti provenienti da tutto il mondo, oggi si sono trasformati in un enorme evento mediatico, nonché in una mostruosa macchina per far soldi, perdendo, così, lo scopo primario per il quale erano stati creati.
E’, però, solo da quando è nata la televisione che il sodalizio tra sport e pubblicità si è fatto più evidente. Questo perché, siccome la TV ha permesso una più ampia diffusione di notizie ed eventi tra le masse, si approfitta di ogni cosa per fare promozione.

Secondo l’opinione di chi scrive noi ragazzi non ci dobbiamo far trarre in inganno da questi messaggi, perché non sempre rispecchiano la qualità del prodotto sponsorizzato. Inoltre, siccome tra le pubblicità si fa gara a chi è capace di attrarre più attenzione, il più delle volte si finisce solo per disorientare le scelte dei consumatori.
Bisogna, quindi, prestare la massima attenzione e imparare a discernere i messaggi che riceviamo!