Quel calcio a un pallone da Policoro a Toronto

niko di sanzaTanta Basilicata nel cuore, come il ricordo per i tifosi del Rotunda Maris, ma anche tanta voglia di migliorare nel suo sport. Questo il messaggio a Il Lucano Magazine di Niko Di Sanza, calciatore lucano prestato, per ora, al campionato canadese.

Raccontaci la tua storia. In che modo sei arrivato in Canada?

Dopo quattro anni al Francavilla e un anno in Eccellenza, è arrivata la proposta di giocare con la squadra degli York Region Shooters non ci ho pensato due volte! Volevo cambiare, smettere di giocare, in Italia non c’è molta meritocrazia, poi per fortuna è andato tutto bene.

Come e quando è nata la passione per il calcio?

La passione per il calcio nasce non proprio da piccolino. Mio padre è presidente di un bici club e mi ha messo sulla bici, ma con scarsi risultati. Grazie ai miei amici ho iniziato a giocare a calcio e sono migliorato molto. Stare in campo è vita, è l’aria che respiro.

I tuoi modelli di riferimento?

Del Piero e Kaka, per la loro classe e soprattutto la loro umiltà.

Hai notato delle differenze tra il campionato canadese e i campionati italiani?

Molte differenze, li si vive il calcio in maniera tranquilla, è il terzo sport nazionale. Gli stadi sono senza protezione e non succede nulla. I giocatori, inoltre, sono preparati e validi.

Per un attaccante è più importante la velocità o la tecnica?

Velocità e tecnica, sarebbe un mix perfetto. La tecnica credo sia più importante perché o ce l’hai o non ce l’hai. Totti, per esempio, gioca da fermo e fa la differenza a 40 anni.

Consiglieresti agli sportivi un’esperienza all’estero?

Consiglierei a tutti un esperienza all’estero, non solo per il calcio ma come prospettiva futura.

Cosa porti in Canada del tuo essere lucano e cosa porti in Basilicata del Canada?

Domanda difficile, del lucano sicuramente la mia umiltà, il mio essere sorridente e disponibile. Del Canada porto la voglia di migliorare e lavorare, i canadesi sono in continua evoluzione. Se non avessi la famiglia che ho e gli amici stretti, sarei rimasto a vita senza problemi, per ora mi godo i sei mesi in cui si gioca!