Una giornata di eventi per l’integrazione culturale

we4food 1Al via l’ultima fase del progetto “We4Food”, finanziato nell’ambito dell’Iniziativa Azione ProvincEgiovani 2013 dall’UPI e dal Dipartimento della Gioventù e realizzato all’interno di un partenariato che comprende la Provincia di Bari (capofila e coordinatrice delle attività), la Provincia di Matera, l’UPI Puglia, il Dipartimento di Scienze Umane (DiSU) dell’Università degli Studi della Basilicata, l’Associazione Physeon, e che vede associati la LILT di Bari (Lega Italiana per la Lotta contro Tumori) e lo IAMB (Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari).

Il 29 maggio e 6 giugno prossimi sono previsti i due appuntamenti conclusivi: il Festival Multietnico a Matera eil convegno finale che si terrà a Valenzano (Bari) presso lo IAMB.

Il progetto mira a promuovere il ruolo strategico del cibo, quale vettore di conoscenza e identità culturale; volàno di saperi, abitudini e tradizioni, diventa il mezzo attraverso cui dare vita a un’integrazione fra giovani e a un dialogo costruttivo tra i popoli, basato sulla condivisione, sul rispetto e sulla tolleranza reciproca.

Un “luogo” di incontro e unione tra le diversità quindi, che ha preso forma all’interno del progetto in corsi formativi tenuti dai docenti universitari: Maurizio Martirano dell’Unibas, esperto delle problematiche sull’interculturalità, Pasquale Montemurro, ordinario di Agronomia, e Laura dell’Erba, già primario di Medicina Nucleare e specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio dell’UNIBA per la Lega Italiana Lotta ai Tumori di Bari.

Accanto alla formazione, laboratori etno-gastronomici dedicati a studenti degli istituti alberghieri e agrari di Matera e Bari, frequentanti il terzo e il quarto anno, italiani e stranieri, in particolare originari dell’area euro-mediterranea, durante i quali sono stati realizzati interi menù fusion, ossia nati da contaminazioni culturali e alimentari, dei quali saranno premiati i primi tre in occasione dell’evento finale a Valenzano.

Una ricca kermesse culturale e gastronomica si aprirà il 29 maggio, a partire dalle ore 10,00 a Matera nella Casa Cava.

La suggestiva location ricavata all’interno del tufo di una we4foodex cava nel cuore della città antica, nei pressi della Chiesa di San Pietro Barisano, ospiterà eventi creativi e multimediali: dalle mostre fotografiche di artisti locali e di arazzi, a sculture e maschere fino ad abiti tradizionali da cerimonia della cultura marocchina. Ed ancora, letture di brani, testimonianze e racconti sul tema del viaggio, dell’integrazione e dell’accoglienza, ma anche un incontro con la musica tra note e ritmi che spaziano dalle tradizioni occidentali a quelle orientali.

Ad aprire i lavori il Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, seguito dagli interventi del Presidente della Provincia di Bari e Presidente dell’UPI Puglia, Francesco Schittulli, e dell’Assessore alle Politiche Giovanili, Pubblica Istruzione e Politiche Comunitarie della Provincia di Bari, Fabio Romito, nonchè di Franco Di Ginosa della Provincia di Matera che presenterà il Festival. I contenuti del progetto e le diverse attività realizzate saranno presentate dal prof. Salvatore Vigliar del DiSU dell’Unibas.

Nel corso della giornata sarà possibile, inoltre, assistere alla preparazione di diverse ricette fusion, prodotte nei laboratori e degustare il frutto di questa integrazione culturale e culinaria.

“L’integrazione delle culture e delle esperienze dei giovani partecipanti al progetto – afferma il Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella – ha espresso ancora una volta che l’integrazione rappresenta una ricchezza sia per le relazioni tra i giovani che per l’intero territorio. Il progetto We4Food può essere sicuramente annoverato come un modello su cui costruire altri percorsi di integrazione. Il Festival, a sua volta, rappresenterà la sintesi di tutto questo”.

“I giovani sono i destinatari privilegiati delle azioni e degli interventi della Provincia di Bari – prosegue il Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli. Anche questa volta li abbiamo coinvolti in maniera attiva e diretta per un innovativo progetto dedicato all’integrazione che ha visto il cibo come veicolo di cultura, relazioni e conoscenza. Un’esperienza formativa che ha puntato a fornire loro un bagaglio di conoscenze e competenze significative per un futuro migliore ed a sensibilizzarli verso una sana e corretta alimentazione. Un’educazione che deve partire necessariamente dall’età scolare per vivere meglio e più a lungo”.