Venosa, una città che si muove

Uniamo VenosaEcco la lista civica del centro sinistra di Venosa, con le sue linee programmatiche. “Uniamo Venosa”, candidato sindaco, Tommaso Gammone. Sul proscenio, un messaggio ad effetto: “la buona politica”, e assieme ad esso un corollario di tanti propositi, progetti, dichiarazioni d’intento. “Una città che amministra (Bilancio partecipato e organizzazione comunale), “una città bella, sana e sicura(ambiente, urbanistica e lavori pubblici),“una città da vivere” (turismo, agricoltura, enogastronomia, sport) , “una città che si muove” (viabilità e trasporti), “una città solidale(sostegno alla famiglia e agli anziani e ai diversamente abili),una città che educa, una scuola da vivere” (Istruzione e formazione), “una città che lavora” (commercio, attività produttive, agricoltura e artigianato), “una città dinamica per i giovani” (politiche giovanili), “una città che cura e protegge” (sanità e sicurezza,  volontariato e Uffici al servizio del cittadino).

I candidati che comporranno il candidato sindaco Gammone nella compagine di centro sinistra saranno Antonio Belsanti (commerciante), Francesco Catapano (Docente di scuola superiore), Rosa Cetrone (Architetto), Maria Lucia Digrisolo (insegnante), Andrea Doria (ingegnere), Nicola Errico (insegnante), Pasquale Francabandiera (agronomo), Antonio Gammone (Avvocato), Alessandro Lettini (psicologo) Rita Anna Lioy (avvocato), Antonietta Mastrangelo (avvocato), Francesco Rosati (geometra), Raffaele Russo (dipendente presso la Camera di Commercio), Carmela Sinisi (avvocato), Mario Giovanni Tamburriello (tecnico di Radiologia), Massimo Zullino (agente di Polizia Locale). L’incontro si è svolto con l’intervento di ciascun candidato che ha espresso la volontà e la motivazione che li ha spinti a mettersi in gioco in questa nuova esperienza politica.

La lista civica è abbastanza eterogenea e presenta anche componenti che, nella scorsa amministrazione, appartenevano alla lista di centro “Nuova Venosa” come il candidato Pasquale Francabandiera e il candidato Massimo Zullino, fratello del ex consigliere Vincenzo.

Naturalmente, non potevano mancare i socialisti rappresentati, a livello locale, da Nicola Errico e, a livello regionale, Francesco Pietrantuono. Erano presenti anche i consiglieri provinciali del Pd, Donato Sperduto e Antonio Murano (Provincia Futuro), e il capogruppo e consigliere provinciale Michele Sonnessa, il sindaco uscente di Potenza, Vito Santarsiero, e i rappresentanti di “Prima Persona”, Mario Polese e Vincenzo Robortella.

Ed ancora, una nutrita rappresentanza di commercianti, agricoltori, artigiani, ma anche insegnanti. E soprattutto, nonostante sia stato ribadito che il rinnovamento non passa soltanto attraverso l’età anagrafica, la lista presenta dei volti nuovi, affiancati, però, da altrettanti uomini di esperienza.

Il Pd, invece, pare che abbia lasciato alle spalle tutti i dissapori interni che sembravano affacciarsi nella precampagna elettorale (rimangano ancora in piedi i mal di pancia di SEL che pare si sia sentita esclusa dalla partecipazione alla formazione della lista), riflesso ancestrale di una storia politica degli ultimi anni alquanto tormentata dall’inchiesta rimborsopoli e sembra ripartire, anche a Venosa, per una nuova sfida, con il beneplacito ottimista ed entusiasta dell’ex governatore Vito De Filippo, attuale Sottosegretario di Stato alla salute nel governo Renzi.

Abbiamo avvicinato per Il Lucano Magazine, il candidato sindaco Tommaso e lo abbiamo incalzato in particolar modo sul futuro dell’inceneritore Fenice, dopo la concessione dell’AIA, e sulla eventuale concessione del Permesso “Palazzo San Gervasio”. Su quest’ultimo argomento, la risposta è stata: “Se il permesso dovesse significare in qualche modo un’azione che precede un’eventuale trivellazioni, non sarei d’accordo, se invece vuole essere solo un mezzo attraverso il quale conoscere le potenzialità del sottosuolo è bene che vengano valutate e laddove vi sia la sicurezza di un non danneggiamento ambientale autorizzarle”. Per quanto riguarda Fenice, invece, bisogna puntare sulla fase di “controllo della gestione dell’attività – e aggiunge -qualora ci rendessimo conto che questi controlli non vengano effettuati secondo quanto stabilito, formuleremo le nostre perplessità, ma non si può pensare di chiudere lo stabilimento”.

Tommaso Gammone ha ragionato sui punti programmatici che qui elenchiamo in maniera riassuntiva.

Cultura, ambiente e sviluppo sostenibile: valorizzazione dell’archivio storico comunale, maggiore fruibilità del sito paleolitico di Notarchirico con l’aiuto della Soprintendenza; interventi, il potenziamento della raccolta differenziata, l’accrescimento delle aree verdi e dei parcheggi con particolari aree destinate ai camperisti, affinché il turismo diventi volano di sviluppo ecosostenibile, affinché Venosa abbia una visione non più localistica ma nazionale e comunitaria. Dunque il rifiuto come risorsa con l’introduzione di un sistema di rifiuti sociali e impianti fotovoltaici su strutture pubbliche. Tutela della salute pubblica, raccolta differenziata rivolta all’educazione della cittadinanza a considerare il rifiuto come risorsa, controllo e vigilanza sul sistema dei rifiuti speciali, rimozione di tutte le restanti copertura in amianto, realizzazione di aree verdi e parcheggi.

Tema dell’ordine pubblico e sicurezza: nei punti programmatici emerge la riorganizzazione della macchina amministrativa, l’installazione di sistemi di videosorveglianza comunale e l’implementazione dei sistemi informativi; il proseguimento della battaglia, peraltro già iniziata, di conservazione della sede del giudice di Pace a Venosa, il potenziamento di uno sportello distaccato del centro per l’impiego.

Opere pubbliche: Interventi per limitare l’abusivismo, Ultimazione delle opere pubbliche, lasciate incompiute, il completamento dei parcheggi in via Luigi La Vista, la manutenzione dell’impianto idrico-fognario in alcune aree della città, la rimozione delle coperture in amianto ancora rimaste, l’istituzione dell’osservatorio del borgo antico (piazza Orazio e piazza Castello), la riqualificazione delle piazze e delle vie.

Sanità: Per quanto riguarda l’ospedale – tra l’altro nella lista civica è presente il candidato consigliere Pasquale Francabandiera, che in passato ha formato un comitato pro nosocomio – sarà portato avanti, secondo le linee programmatiche della nuova lista,  il piano di riconversione della struttura ospedaliera con l’implementazione della lungodegenza, della fisiatria, del nucleo Alzheimer e dell’oncologia, con azioni di sollecito per il completamento della rete emergenza-urgenza. Si prosegue con un’attività di informazione ed educazione all’utilizzo del servizio 118.

Turismo: potenziamento delle attività turistiche come volano di sviluppo sostenibile in un borgo che è considerato uno dei più belli d’Italia – dice Gammone- per fare ciò Venosa deve entrare in una visione non localistica ma nazionale e comunitaria. E in questa visione d’insieme non può mancare –continua – la candidatura delle catacombe ebraiche e cristiane come patrimonio Unesco. E ancora “la realizzazionenel centro storicodi un info-point” affinché diventi un salotto turistico itinerante”.

Viabilità: “la prioritàassoluta – dice il candidato Tommaso Gammone – sarà la manutenzione della viabilità interna e dell’area destinata al terminale bus”. E poi “la riconversione dell’attuale strada provinciale 168 (Venosa-Palazzo San Gervasio), in passato declassata, in strada statale. L’obiettivo primario – è l’uscita dall’isolamento infrastrutturale di Venosa rispetto alle altre realtà limitrofe, superando lo stato di isolamento totale in cui per anni è stata confinata, mentre molti altri centri limitrofi sono raggiunti dai collegamenti statali”. Poi il centro sinistra punta l’attenzione sulla alla “viabilità rurale”, ossia sull’importante della manutenzione ordinaria di tutte quelle strade che collegano la cittadina oraziana alle contrade e le zone più periferiche della città”. Quindi, uscita dall’isolamento infrastrutturale sia interno che esterno. Gammone ha risposto così a chi gli addita, nel ruolo di consigliere provinciale, di non aver fatto abbastanza per migliorare la viabilità provinciale e dice “probabilmente si poteva fare di più” ma aggiunge Il problema della viabilità è atavico – conclude – né a me, che amministro da dieci anni, né a chi ha amministrato con me, in Provincia, la responsabilità di un problema che dura da più di trent’anni”. E nonostante le critiche per “non aver fatto abbastanza” egli rivendica, “il ruolo difficile che la Provincia ha assunto in questi anni per lo sblocco dei lavori pubblici sulla viabilità che collega Venosa con l’hinterland” ed ha ribadito che “la competenza dovrebbe spettare agli organi sovra regionali e ci vuole anche una collaborazione con le istituzioni a livello sovra comunale”.

Politiche sociali e giovanili: L’istituzione di uno sportello di ascolto fra istituzioni e cittadini, affinché Venosa diventi una città solidale; la realizzazione a Venosa del progetto comunale ragazzi, la sezione distaccata dell’università della terza età, In tutto ciò un ruolo fondamentale è assunto dalla scuola “che educa i ragazzi a vivere e gli insegna a diventare cittadini del domani” dice Gammone”. Per quanto riguarda invece le politiche sociali, oltre al progetto che consiste nella realizzazione di una rete di volontari che lavoreranno per l’integrazione dei disabili, per una educazione civica, una cultura dell’accettazione, e un turismo egualitario e accessibile a tutti. Emerge nel programma anche il potenziamento dello sportello distaccato di centro per l’impiego già esistente presso i locali dell’IPSIA. E ancora, la costruzione di nuovi spazi di aggregazione ai fini della maggiore partecipazione alla vita democratica da parte dei giovani del posto “che spesso soffrono della mancanza di strutture polifunzionali” commenta Gammone.

Agricoltura e attività produttive: Per quanto riguarda il settore agricolo emerge il potenziamento delle culture autoctone e delle filiere corte; introduzione di un albo di denominazione d’origine che tuteli il brand del prodotto oli e vitivinicolo, e che sia abbinato alle specificità del territorio di provenienza. Per quanto concerne le attività produttive, spicca nel programma l’intenzione di creare agevolazioni fiscali per competenze comunali da destinare ai commercianti e agli artigiani, sia a quelli che hanno già un’attività che a quelli che vogliono intraprenderne una nuova, o che si affacciano per la prima volta al mondo imprenditoriale. E ancora tra i punti cardine emergono il favorire lo sviluppo delle collaborazioni con le associazioni locali e con le istituzioni a livello sovra comunale in vista di un programma sostenibile che frutti al meglio le risorse che il territorio può offrire. L’obiettivo è “far decollare Venosa” così dice Gammone.

Sport: In ambito sportivo, sarà portato avanti il progetto di valorizzazione degli impianti sportivi e “non permetteremo che la struttura dei campi da tennis sia abbandonata” aggiunge Tommaso Gammone. Ma soprattutto, cioè che emerge nel programma è il progetto di costruzione di un palazzetto dello sport con fondi istituzionali regionali, statali e comunitari.

Che sia il libro dei Sogni? Sembra che il centro sinistra locale non voglia neanche sentir pronunciare questa espressione, anzi ha voluto ribadire l’intenzione di fattibilità di un “programma ricco e molto chiaro” aggiunge il candidato sindaco Tommaso Gammone.