Conversazione con l’assessore Raffaele Liberali

liberaliLa conversazione con Raffaele Liberali, Assessore del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo, Formazione Lavoro Cultura e Sport, verte su ciò che è stato avviato e sulla prospettiva di una serie di progetti a più lungo termine. Particolare attenzione va al ruolo di ENEA, e-geos, AGROBIOS, CNR, così come alla prospettiva che questi centri di eccellenza si aprano all’Europa ed ai grandi centri di ricerca europei.

Fra i temi all’ordine del giorno per il suo assessorato c’è la questione petrolio che suscita, ormai da tempo, un articolato movimento di protesta.
C’è un fronte di opposizione al petrolio. In occasione, in particolare, dell’arrivo del ministro Guidi, che ha incontrato ed ha ascoltato tutti sulla problematica relativa al petrolio, hanno fatto sentire le loro ragioni. Storicamente c’era stato un tavolo tecnico con i due consorzi, poi fermato per vari motivi. Si era deciso, quindi, con la ministra che sarebbe venuta qui per un confronto. Bisogna confrontarsi essendo inevitabile utilizzare il petrolio, per il fabbisogno energetico, oltre alle rinnovabili che da sole non bastano. Anche la Croazia sta facendo la stessa cosa. La ministra ha detto chiaramente che a monte c’è tutta la questione salute, la questione ambiente, e quindi quella della sua preservazione. Ma bisogna sfruttare le ricchezze e ripartire con un tavolo tecnico per capire anche come queste attività possano avere una ricaduta sul territorio più forte, in termini di infrastrutture, lavoro, politica e sviluppo industriale.

Noi lucani abbiamo mostrato di essere europeisti ma siamo preoccupati del rischio che si facciano le macroregioni. Cosa mi dice di questo progetto?
Vorrei lanciare un Erasmus e un progetto che dia la possibilità che gli studenti possano studiare una disciplina in lingua. Sulle macroregioni è molto difficile rispondere. Comunque, non dobbiamo confondere il termine regione, amministrativamente parlando, la macroregione in senso amministrativo e quella che, invece, preveda la possibilità di maggiore competitività, concordanza su scelte politiche fra più regioni, convergenza di obiettivi.

L’intervista integrale ne “Il Lucano Magazine” in edicola.