Il contributo dell’Ematologia del San Carlo ad una ricerca internazionale

Il reparto di Ematologia del San Carlo, diretto dal prof. Pizzuti, collabora ad uno studio internazionale coordinato dall’Università di Perugia.

Il lavoro dal titolo “Targeting Mutant BRAF in Relapsed or Refractonary Hairy-Cell Leukemia” è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine, rivista di medicina con il più Impact Factor Scientifico Internazionale.

“Questo lavoro, aff1erma il prof. Pizzuti, dimostra l’efficacia di un farmaco intelligente – un inibitore del gene BFAF mutato (chiamato Vemurafenib) -impiegato in pazienti con leucemia a cellule capellute refrattarie a chemioterapia convenzionale. Il Vemurafenib induce una risposta clinica in più del 90% dei pazienti, con circa il 30% di remissioni complete. Non è tossico per il midollo osseo e pertanto può essere impiegato anche in pazienti in cui il midollo osseo è poco funzionante a causa di precedenti trattamenti chemioterapici.

Questo ci fa ben sperare che gli inibitori di BRAF mutato, già utilizzati per il trattamento del melanoma metastatico, possano rappresentare a breve una nuova opzione terapeutica per i pazienti con leucemia a cellule capellute che non rispondono in maniera ottimale alle chemioterapie convenzionali. Al San Carlo è possibile dedicarsi all’assistenza dei pazienti e nello stesso tempo partecipare a studi scientifici ad alto livello”.

Rocco Maglietta, direttore generale del San Carlo, esprieme tutto il suo entusiasmo in queste parole: “Le sperimentazioni cliniche sono un pezzo importante dell’attività ospedaliera. Senza studio, ricerca, sperimentazione, non c’è progresso in medicina: per migliorare la qualità della nostra offerta clinica è fondamentale essere insieriti in circuiti internazionali. Il nostro Dipartimento di Reumatologia, che si avvia a diventare Istituto di ricerca e cura, è solo la punta di diamante di un più ampio fronte di professionisti ospedalieri, specialmente in campo oncoematologico”.

 

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Marianna Figliuolo

Salve a tutti mi chiamo Marianna, sono laureata in Scienze della Comunicazione ed ora sto proseguendo il mio percorso universitario con la laurea magistrale in Scienze Filosofiche della Comunicazione all’Università degli studi della Basilicata. Studiare l’attualità vicina e lontana, curiosare, chiedere, capire il più possibile per poi spiegare agli altri ciò che si è compreso mi è sempre piaciuto. Quella del giornalista è una professione che mi interessa e che attrae molti giovani a cui piace scrivere e viaggiare, ma il giornalismo non è solo questo, è soprattutto curiosità per le persone, gli eventi, per la realtà che ci circonda, ed è poi indubbiamente “notizia”. È questa idea che mi ha avvicinata a quello che poi dal 2011 è diventato il mio percorso di collaborazione con La Nuova Del Sud e che oggi continua con Il Lucano Magazine.