Indagine europea sulla salute. Operatori del Comune raccoglieranno i dati della popolazione

2L’Istat darà avvio a partire dal mese di ottobre 2015 all’ “Indagine Europea sulla Salute”. Questa indagine è importante perché viene condotta in tutti gli Stati dell’Unione Europea consentendo di confrontare i dati dei diversi paesi sui principali aspetti delle condizioni di salute della popolazione ed il ricorso ai servizi sanitari.

L’indagine avrà inizio in data 16 ottobre 2015 e si dovrà concludere entro e non oltre il 10 dicembre 2015 ed è prevista dal Regolamento (UE) n. 141/2013 della Commissione, del 19 febbraio 2013 (che attua il Regolamento (CE) n. 1338/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo alle statistiche comunitarie in materia di sanità pubblica e di salute e sicurezza sul luogo di lavoro per quanto riguarda le statistiche basate sull’indagine europea sulla salute – EHIS).

L’attività ed è inserita nel Programma statistico nazionale 2014-2016 e nel Programma statistico 2014-2016 – Aggiornamento 2015-2016 (codice IST-02565), entrambi in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Anche il Comune di Matera sarà coinvolto nelle operazioni con tre operatori che avranno il preciso compito di raccogliere i dati. I tre rilevatori comunali saranno muniti di tesserino di riconoscimento e sono: Dr. Enzo Scasciamacchia, dr.ssa Bruna Di Pelo e dr.ssa Angela Chietera. I cittadini ai quali si rivolgeranno, verificata la loro identità, potranno comunicare i dati richiesti, all’insegna della trasparenza delle attività della Pubblica amministrazione

1I risultati ottenuti consentiranno di monitorare i principali indicatori di salute utili alla programmazione sanitaria nel Paese per soddisfare i bisogni dei singoli cittadini e contribuiscono a definire anche le politiche europee.
Il Programma statistico nazionale in vigore è consultabile sul sito internet dell’Istat a questo indirizzo e quello in corso di pubblicazione presso il seguente link.
L’Indagine contiene quesiti sulle condizioni di salute, sugli stili di vita (attività fisica, consumo di bevande, consumo di tabacco, ecc.) e sul ricorso ai servizi sanitari.