Venosa, Festival Tracce

Settembre è stato il mese dedicato al festival “Tracce”, un percorso itinerante che ha attraversato le principali tappe culturali nei luoghi che in un modo o nell’altro sono ricollegati alla figura del madrigalista Carlo Gesualdo. Un viaggio tracciato sulle orme del madrigalista che s’interseca con il tessuto socio-musicale di cui la figura cinquecentesca è storicamente imbevuta. Il festival è partito da Venosa per veder concluso il suo ciclo sempre a Venosa il 13 settembre, con il Concerto Premenade “Il gusto della musica” svoltosi presso il Centro Civiltà dell’Aglianico e poi alla Chiesa di San Domenico con il concerto “Gesualdo versus Brahms”, introduzione all’ascolto con Maria Grazia Lioy e il Chamber Musica Concert con accompagnamento della stessa Lioy al pianoforte. Un itinerarium tra classicità e modernità, che ha messo a confronto i capolavori dei più grandi maestri della lirica storica, in relazione con il recupero dei saggi Festival Tracce 013della modernità. Lo svecchiamento dell’accademismo musicale, senza tradire il rigore classico, passa anche attraverso il legame con i territori da cui proviene l’anima ispiratrice di nuovi componimenti. L’arte, la cultura, il cibo, il vino, in forma autoctona, rappresentano le corde vibranti di una musa che scorre nelle vene di paesaggi e architetture radiose, incornicianti la sanguigna purezza del contatto fra apollineo e dionisiaco. Tra la perfezione composita di spartiti eseguiti con diligente rigore, e l’ebrezza del sentimento, l’emozione fugace, eppur radicale, si è impressa soave nelle orecchie e nelle menti degli ascoltatori.

Il festival, giunto alla sua X edizione, quest’anno è stato calendarizzato in coincidenza delle celebrazioni in onore dell’Anno Gesualdiano 2013-2016. Organizzato dall’Accademia Mahler-Gaiam, nel progetto Antiqua Musica, l’intento è stato quello di “rivitalizzare la musica antica, attraverso i secoli, alla luce del bello contemporaneo con continuità e senza salti temporali” ha commentato l’organizzatrice del festival, Giovanna D’Amato e Presidente dell’Ateneo Musica Basilicata.

L’articolo completo nel Lucano Magazine in edicola!!!