L’Unibas aderisce alla campagna M’Illumino di meno 2016

L’Università degli Studi della Basilicata ha aderito alla campagna “M’illumino di meno2016 sul risparmio energetico promossa dal programma Caterpillar di RadioDue: alle 12.45 tutti i computer dell’Ateneo lucano saranno spenti, con l’invito a docenti, ricercatori e studenti di fare lo stesso con i loro pc, tablet e smartphone. L’iniziativa, ha spiegato la Rettrice, Aurelia Sole “è tesa innanzi tutto alla sensibilizzazione ed al risparmio energetico nei luoghi di lavoro e rientra nell’alveo di un percorso più ampio di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico intrapreso da anni dal nostro Ateneo”. L’Unm'illumino-di-menoibas sta infatti completando i lavori di riqualificazione energetica del campus universitario di Macchia Romana a Potenza, che consentiranno di ridurre in maniera drastica l’attuale fabbisogno energetico. Il progetto, finanziato con fondi CIPE, è stato appaltato per un importo di cca 3 milioni di euro.
Sono in corso di realizzazione interventi sull’involucro edilizio mediante complesse operazioni di coibentazione che consentiranno di recuperare, anche da un punto di vista funzionale, spazi sin’ora inutilizzati. È prevista altresì la sostituzione dei corpi illuminanti di vecchia generazione con lampade a basso consumo energetico e la realizzazione di un impianto di trigenerazione all’interno della centrale termica. Saranno inoltre installati pannelli fotovoltaici sia su terreno che sulle coperture di pensiline e fabbricati e sarà ripensato il sistema di accesso e transito veicolare all’interno del campus anche con la riqualificazione di aree a verde.

Per l’anno accademico 2014/2015 e 2015/16, infine, le guide dello studente (la parte generale e quelle dei sei dipartimenti) per gli iscritti nell’Università della Basilicata sono disponibili esclusivamente in formato digitale (Pdf), scaricabili dalla homepage del sito internet dell’Ateneo. Una svolta non solo funzionale, ma anche “green” dell’Unibas: stampando su carta tutte le guide sarebbero infatti state necessarie 5,4 tonnellate di carta, pari a un’emissione nell’ambiente stimata in circa 9,4 tonnellate di Co2.