Unibas -Cerimonia inaugurazione XXXIII Anno accademico 2015/2016

La cerimonia Ufficiale di inaugurazione del XXXIII Anno Accademico dell’Università degli Studi della Basilicata si inserisce, quest’anno, nelle iniziative organizzate in tutti gli Atenei pubblici e privati d’Italia e titolate “Per una nuova primavera delle Università”.

Lunedì, a partire dalle ore 15.30, nell’aula “Quadrifoglio” in via Nazario Sauro (sede Francioso), la cerimonia inizierà con il discorso augurale della Rettrice prof.ssa Aurelia Sole, seguiranno i saluti del Presidente del Consiglio degli studenti (Maria Giordano) e di un componente il Personale tecnico-amministrativo.
Interverranno i laureati Unibas Francesco Iantorno (Direttore FNM-Marine Diesel Engine CMD SPA) e Angelo Strollo (GFZ German Research Centre for Geosciences) quindi il Direttore Generale dell’Ateneo Lorenzo Bochicchio.
La Prolusione affidata al Prof. Pasquale Frascolla avrà per titolo “Cause e ragioni: modelli esplicativi nelle scienze della natura e nelle scienze umane” mentre le conclusioni saranno affidate con un intervento dal titolo “Reinventare i nostri territori. La cultura risorsa strategica per un diverso sviluppo” al prof. Paolo Ceccarelli Cattedra Unesco Pianificazione urbana e regionale per lo sviluppo locale sostenibile per .
Nel corso della Cerimonia ci saranno momenti musicali a cura del Conservatorio di Musica “Gesualdo da Venosa di Potenza” e del Coro Unibas diretto dal Maestro Carmine Antonio Catenazzo.
PROGRAMMA
Discorso inaugurale della Rettrice Aurelia Sole

Saluti Presidente Consiglio degli studenti – Personale tecnico amministrativo

Interventi
Francesco Iantorno – Direttore FNM-Marine Diesel Engine CMD SPA – Angelo Strollo – GFZ German Research Centre for Geosciences – Lorenzo Bochicchio Direttore Generale

Prolusione
Pasquale Frascolla “Cause e ragioni: modelli esplicativi nelle scienze della natura e nelle scienze umane”

Conclusioni
Paolo Ceccarelli – Cattedra Unesco “Pianificazione urbana e regionale per lo sviluppo locale sostenibile”
Reinventare i nostri territori. La cultura risorsa strategica per un diverso sviluppo