RecoFunghi: la “bontà sostenibile” lucana

Un’idea buona e sostenibile. Un recupero strabiliante dai fondi di una bevanda che consumiamo quotidianamente più volte. Daniele Gioia ci presenta l’idea e la nascita della sua azienda sul territorio lucano e i suoi progetti futuri.
Da cosa nasce il progetto RecoFunghi?
Il progetto ReCoffee nasce in una soffitta umida di una casa di Potenza, per la curiosità di due studenti universitari, che si chiedevano cosa fare di tutto il fondo di caffè che purtroppo finiva in discarica. Nasce dal lamento di un barista stanco di buttare i pesanti fondi di caffè a fine giornata e da una semina per caso di un vaso pieno di fondi di caffè con micelio (il seme del fungo). Nel 2010, nascono i primi funghi da fondi di caffè. Cosa fare di quella particolare produzione? I fautori del progetto ReCoffee parteciparono al premio N.I.D.I., Nuove Idee D’impresa Innovative, risultando, fuori dai pronostici, vincitori. Con i soldi del voucher vinto, ebbero la possibilità di analizzare i funghi dal punto di vista sensoriale, chimico, agronomico ed economico e con quei primi ottimi risultati si spinsero oltre, ReCoffee si evolse in RecoFunghi, non un’idea, bensì una vera e propria azienda, la prima in Italia a produrre funghi dai fondi di caffè. Era il 2011, l’azienda RecoFunghi1456919334443096-20150507_163734 nasce a fine 2012 e inizia a confrontarsi con tutte le problematiche dell’epoca (profonda crisi e follie finanziarie), insomma i problemi di oggi. L’accesso al credito era difficile, improbabile. Un’azienda senza storia e storie che potevano essere considerate analoghe. La possibilità di trasformare, nel profondo Sud un’idea in un’impresa, senza mezzi e spalle coperte, senza padrini o sostenitori era ed è stata probabilmente la più grossa follia, e continua ad esserlo. Solo un’idea e molta voglia di restare al Sud, una storia, nient’altro. Forse no, l’ostinazione per realizzare qualcosa in cui si crede e per un futuro più sostenibile, non solo per sé stessi. Nel 2013, tuttavia, senza bandi o finanziamenti, con soldi propri e bancari, un’idea in cui credere e portare avanti con le proprie forze, RecoFunghi inizia a produrre funghi freschi dai fondi di caffè, Pleurotus Ostreatus ed Eryngii, ostriche (pennette) e cardoncelli. Nel 2013 e nel 2014 RecoFunghi è a Roma al “Bello dell’Italia”, vince gli OScar Green regionali e arriva tra i primi tre a livello Nazionale, vince riconoscimenti per il contributo allo sviluppo dell’imprenditoria nel Mezzogiorno, inizia ad affacciarsi e a farsi conoscere in tutt’Italia.

Molte trasmissioni televisive si interessano all’azienda, un metodo ed un modello sostenibile di economia e di produzione, che riguarda il caffè (la bevanda più amata dagli italiani) ed il misterioso mondo dei funghi, da GEO&GEO a 2NEXT con la partecipazione a Cernobbio al XIII Forum Internazionale sull’agricoltura ed alimentazione. Nel 2015 l’azienda è selezionata per la partecipazione all’EXPO all’ultimo piano del Palazzo Italia, nella Potenza del Limite, una delle idee che rappresentano la carta di Milano e la potenza di superare il limite della conoscenza attuale.1461748414354892-pioppini-6 Nel Palazzo Italia l’installazione permanente per tutti i 6 mesi di Expo e nel Padiglione Italia la partecipazione con la Coldiretti nell’area dedicata “No Farmers No Party”. Nel 2016 la nostra azienda si spinge oltre la sostenibilità, per arrivare alle radici del gusto: MasterchefIT la seleziona per un magazine dedicato, “Le strade del gusto #funghiecosostenibili” su Masterchef Italia Magazine. Reteconomy, nella trasmissione di Annamaria Minunno “Mezzogiorno di Successo”, racconta la storia e l’evoluzione dell’azienda, con un particolare risalto a quella che vuole essere la prospettiva di questa piccola innovazione, di questa piccola impresa meridionale, l’impegno per la sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale. Selezionata dallo chef Cristiano Tomei è nel “GREAT! Laboratorio del gusto” di Eppela (il crowdfunding di postpaycrowd) con in palio un cofinanziamento del 50% per la realizzazione di un progetto di sviluppo della nostra azienda. Sul gusto, sull’ambiente e sul sociale RecoFunghi costruirà il suo prossimo futuro, quello dell’#economiapulita.

Perché si parla di “bontà sostenibile”? In che modo aiutano l’ambiente?
L’abbiamo sempre detto, produciamo sostenibilità e per sostenerci dobbiamo produrre funghi, o kit per fare funghi. Il nostro prodotto e la nostra azienda nascono dallo stupore di assaggiare i funghi dai fondi di caffè e scoprirli davvero buoni, saporiti, consistenti, diversi. Dalle analisi sensoriali ai test di assaggio, fino alla sfida del mercato, molti, davvero tanti hanno giudicato il prodotto ottimo, sicuramente distinto da quelli in commercio, per caratteristiche positive. La “bontà” nel nostro slogan riguarda questo, il “sostenibile” riguarda il metodo di produzione, che si pone il problema di uno scarto e come riutilizzarlo in modo produttivo, economia circolare senza costi per la collettività. Naturalmente non ci fermiamo a questo, ci sono tanti altri modi per riutilizzare gli scarti dell’industria agro-alimentare, e su questo stiamo lavorando.

Cos’è il RecoKit? Dov’è possibile acquistarlo?
Il RecoKit nasce più che altro da una nostra esigenza. Quando l’idea ha avuto l’esplosione mediatica, abbiamo ricevuto richieste da tutt’Italia. Eravamo e siamo una piccola azienda artigianale, ma volevamo e vogliamo rispondere a tutte le richieste dei consumatori. Con i nostri numeri e le nostre dimensioni come rispondere ad una persona di Caldogno che voleva assaggiare i nostri funghi? Abbiamo allora realizzato un prodotto a scaffale, dove noi facciamo la parte difficile (recupero, produzione del panetto, etc.) ed i consumatori con semplici operazioni descritte minuziosamente sulla scatola e su un piccolo vademecum interno possono produrre i funghi ultra-freschi da fondo di caffè a casa propria. Ha la bellezza di seguire un ciclo biologico, di sperimentare ed è un ottimo regalo che uno fa a sé stesso o a chi vuole, aiuta noi e l’ambiente con un risultato buonissimo e costa meno di una pianta: 6.99 euro. potenza del limite fotoPuò essere acquistato su internet, basta compilare un modulo e noi lo spediamo in tutt’Italia e volendo anche all’estero. A Potenza, chi vuole provarlo, può ordinarlo on-line e lo consegniamo noi. In questo periodo si può ordinare su Eppela.com con costi più bassi di quelli di vendita, sotto forma di donazione per i nostri nuovi progetti.
In che modo è possibile sostenere la vostra campagna di crowdfunding?
La nostra campagna è quasi al termine, quindi bisogna muoversi! Innanzitutto il crowdfunding è una forma di finanziamento dal basso. Nel nostro caso un’azienda chiede il supporto di una comunità, di un gruppo e perché no della rete. Noi vogliamo sostenere, se ci riusciamo, due nuovi progetti: la differenziazione del RecoKit con nuove varietà (il pioppino, lo shiitake) che hanno caratteristiche ottime e per quel che riguarda lo shiitake, caratteristiche nutraceutiche, fa bene alla salute oltre che all’ambiente. Lo vogliamo fare collaborando con le aree di disagio (ad esempio malati psichiatrici, altre persone in difficoltà) o per percorsi di re-inclusione nella società e nei cicli economici. Per questi progetti abbiamo bisogno di un forte sostegno finanziario, e speriamo soprattutto qui da noi, in Basilicata, dove svolgiamo le nostre faticose attività.