La birra Morena Celtica Stout trionfa ai World Beer Awards di Londra

Continua il successo delle birre italiane – in particolare del Mezzogiorno – all’estero. A Londra, infatti, la Morena Celtica Stout, prodotta dal birrificio lucano Morena, ha ottenuto la medaglia d’oro nella categoria sweet milk stout del “World Beer Awards”, la competizione tra le migliori birre al mondo, a cui hanno partecipato ben 1500 diverse birre, divise in otto categorie.

«È finita l’attesa per i World Beer Awards – annunciano sulla Fanpage ufficiale della Birra Morena –  Dopo la medaglia d’oro per la Celtica Stout (migliore italiana tra le Sweet Milk Stout), la Gran Riserva Lucana, dopo un testa a testa all’ultimo sorso, è nell’élite delle migliori birre al mondo nella categoria Barley Wine. Il premio é andato ad una birra portoghese ma i profumi della Lucania e i colori dell’Italia hanno lasciato traccia all’edizione 2016… Con Morena Gran Riserva Lucana, prima in Italia, sul podio europeo e tra le migliori al mondo, trionfa il Made in Italy!»
La finalista,  Morena Gran Riserva Lucana ” è prodotta a Balvano, in uno stabilimento, appartenuto negli anni 80, tra gli altri, al principe austriaco Windisgraetz della Famiglia Furstenberg e rilevato nel 1999 dalla famiglia Tarricone, dopo essere passato di proprietà in proprietà, da Prinz Brau a Birra Moretti, al gruppo Labatt, a Interbrau e infine all’Heineken. L’arte della produzione di prodotti fermentati è nel DNA della famiglia Tarricone: già agli inizi del 1900, il capostipite Giuseppe, coltivava vigneti e produceva dell’ottimo vino, per cui, quando i suoi cinque nipoti accettarono la “sfida” di rilevare lo stabilimento Birrario, questo rappresentò per i Tarricone un “ritorno alle origini”. 

La Morena, un marchio Drive Beer, frutto di anni di ricerca, è una birra unica al mondo, con una gradazione alcolica in volume di 14 gradi e con alcool derivato da fermentazione naturale, tutte caratteristiche che la rendono inconfondibile e le hanno permesso di rappresentare egregiamente l’Italia a Londra.

Mariassunta Telesca