Firmato Contratto Integrativo Lavoratori Edili tra Ance e Sindacati

La sezione potentina del settore edile-industria della Confindustria di Basilicata, il 15 settembre scorso ha firmato il CCPL (contratto collettivo provinciale del lavoro). A sottoscrivere il contratto, scaduto da quasi tre anni (31 dicembre 2013), l’Ance, appunto, e le organizzazioni sindacali di categoria Feneal- Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.
La firma è arrivata in un momento di transazione del settore delle costruzioni che, dopo otto anni consecutivi di crisi, segna una leggera ripresa e, soprattutto, dopo pochi mesi del rinnovo dell’intera classe dirigente dell’Ance Potenza.
Nella provincia di Potenza , nonostante la crisi, il settore edile continua a rappresentare un punto centrale nell’economia locale. Il comparto presenta 1200 imprese edili, e poco meno di 5000 addetti, un dato che trova facile riscontro nella Cassa Edile di Potenza.
Nel 2016 il mercato degli occupati torna a crescere, così come il monte ore lavorate e unità di lavoro. I segnali positivi provengono dall’aumento dei cantieri per recupero, ristrutturazione, efficentamento energetico dell’edilizia privata, mentre stenta a riprendersi il settore degli appalti pubblici.

Al tavolo delle trattative il gruppo dirigente di Confindustria rappresentato dal sottoscritto, nella qualità di Presidente Vicario e dal Presidente ANCE Ing. Vincenzo Auletta, nonchè dai Vice Presidenti Cassino Mario Nicola, Castaldo Eugenio, Pietrafesa Lucia, Salinardi Adriana, Talucci Rocco, con l’assistenimg_5949za del Direttore Generale Giuseppe Carriero e dai Funzionari Massimo Migliaccio e Michele Martino, le segreterie regionali delle organizzazioni sindacali di categoria, Feneal –Uil : Paolicelli Cosimo Damiani , Carmine Lombardi , dagli operatori politici Luigi Laginestra e Mariangela Claps ,; Filca –Cisl: La Torre Michele, Ragone Luigi, de Marco Egidio e dagli operatori politici Morello Valentino e Casorelli Angelo; Fillea-Cgil: Iacovino Vincenzo e dalla delegazione composta dai sigg. Giorgio Rocco, Rossi andrea, De Cristoforo Angela, Iacovino Egidio, Volturno Francesco, Mastro Gennaro e Pappalardo Rocco .

Il contratto è stata l’occasione, anche, per il nuovo gruppo dirigente di Confindustria e dell’Ance di tracciare parte del percorso lungo il quale si intende condurre un settore così tanto centrale nell’economia lucana, per arrivare pronti al periodo post crisi e riuscire, così, a poter essere competitivi sul mercato.
Confindustria e Ance, in ragione di questi segnali di miglioramento, provano formulare una previsione di crescita degli investimenti, tracciano le nuove linee politiche industriali e di rilancio della governace del sistema bilaterale. In questo contesto le prospettive per il settore delle costruzioni per il 2017 devono tener conto di tutti questi indicatori, considerando le linee programmatiche degli edili di Confindustria costituiscono la condizione necessaria per un effettiva ripresa di tutti i comparti produttivi. Per questo rilancio e ammodernamento del sistema infrastrutturale della Basilicata, nell’avvio di un processo di riqualificazione urbana, attraverso una pluralità di azioni di tutti i soggetti sociali e istituzionali.img_5950
Riguardo i contenuti economici il risultato risente della crisi del sistema in generale e del raffronto con il precedente CCPL pure siglato nel clou della predetta crisi.
In sostanza le voci che vedranno un incremento sono le seguenti:
• L’indennità di lavoro in galleria che viene confermata nei suoi precedenti valori, ma erogata nelle condizioni previste in funzione delle ore di effettivo lavoro prestate superiore all’80% del normale orario giornaliero; (in precedenza era dell’87%)
• La quota giornaliera di partecipazione dei lavoratori alla mensa pari ad € 0,80 della paga lorda giornaliera; (in precedenza era del 0,90%)
• L’indennità di mensa che passa da € 0,18 a € 0,23 orarie dal 1° gennaio 2017 ed €. 0,30 orarie a far data dal 1° gennaio 2018;
• L’indennità di trasporto che passa da € 0,20 a € 0,25 dal 1° gennaio 2017 ed € 0,30 orarie a far data dal 1° gennaio 2018.
Riguardo l’EVR, elemento variabile della retribuzione fissato nel 4% sui minimi di retribuzione in vigore, l’analisi sui quattro indicatori (n. lavoratori iscritti alla Cassa Edile, monte salari denunciato in Cassa Edile, Ore di lavoro denunciate in Cassa Edile, massa salari su ore lavorate) ognuno per un peso del 25%, nei trienni 2015/2013 e 2014/2012, è risultata negativa e, pertanto, l’elemento per il 2016 non verrà erogato.