Brindisi di Montagna rivive il fascino del Medioevo nelle giornate del 29 e 30 ottobre

Si narra di nobildonne e cavalieri, streghe, arcieri, menestrelli, falconieri, giullari e tanti altri ancora. Questi, sono solo alcuni dei personaggi che, durante l’età medievale, si era soliti incontrare per le vie del borgo. Ma state ben attenti, di certo non vi stupirà incrociare queste figure nelle giornate del 29 e 30 ottobre a Brindisi di Montagna, un paesino con poco più di 900 abitanti che come ogni anno, fa un salto nel passato rivivendo le glorie dell’età del mezzo. Le giornate medievali, come spiegato dal vicesindaco, nonché assessore al turismo, Gerardo Larocca, prendono vita nel momento in cui osservando i ruderi del castello, si decide di fare delle ricerche storiche presso la biblioteca di Roma. 14720589_1207837119255734_6212263906291479202_nDai vari documenti, viene fuori l’atto ufficiale d’investitura concessa da Carlo D’Angiò a Guidone de Foresta del 1268, prima testimonianza della presenza di un signore del feudo angioino sul territorio. Da qui nasce l’idea di tornare, attraverso un’immaginaria macchina del tempo, nel passato, rievocando suoni, immagini, usanze e gusti del mondo antico.

Le giornate medievali, arrivate alla loro XVIII edizione, rappresentano une degli eventi clou dell’autunno lucano. Attraverso un programma ricchissimo, che parte dalle ore 15 del sabato, fino a notte fonda di domenica, i visitatori si sentiranno catapultati nel medioevo, infatti, differentemente da altri cortei storici che si articolano in una semplice sfilata in abiti d’epoca, qui a Brindisi di Montagna, gli ospiti varcheranno davvero le soglie di un altro mondo toccando con mano gli oggetti del passato esposti nei musei e realizzati durante i vari laboratori di antiche artigianalità. 14680662_1207839525922160_840436200683775001_nLo scintillio delle armi, il colore delle stoffe, le risa dei giocolieri, il misterioso fascino delle cartomanti che ti invoglieranno a conoscere il futuro, i racconti dei cantastorie, lo spettacolo delle streghe al rogo, lo schiocco dell’arco storico( che il pubblico potrà usare) nel campo degli arcieri, la maestosità dei falchi, l’esposizione dei serpenti creeranno una suggestiva atmosfera inebriata da esoterismo, misticismo e meraviglia.
Oltre il consueto allestimento curato nei minimi particolati, due le novità principali di quest’anno: la realizzazione del villaggio medievale dove si potrà passeggiare e entrare in contatto con gli animali del territorio e il primo festival della cucina medievale che darà la possibilità di assaporare i piatti e i sapori dell’epoca.
Due giornate davvero d’altri tempi in cui lo spettatore non fa lo spettatore ma diventa anch’egli un vassallo partecipe ai fasti della corte.