USA28: la fotografia di Michele Abriola

 02 Una mostra che raccoglie emozioni in bianco e nero e a colori. Battaglie di colori che ti accompagnano da una stanza della mostra all’altra caricandoti di trepidazione, attesa, e spirito d’osservazione. Michele Abriola ci racconta il suo progetto pieno di prospettive inedite.

Cos’hanno da raccontare le foto della mostra “Usa28”?
USA28 è un progetto che racconta un universo “controtempo”. Lo fa con una fotografia lenta, manuale, attraverso l’utilizzo consapevole della pellicola, a colori ed in bianco e nero, per recuperare il piacere di uno scatto meditato. Sono fotografie che recuperano un senso di fotografia Street appartenente ad un passato non troppo01 lontano ma distante anni luce dalle foto urlanti a cui siamo abituati oggi.
 
Hai scelto di esporre foto in bianco e nero e foto a colori: perché questa scelta?
Sono due linguaggi differenti, il bianco e nero con tutta la sua forza narrativa che permette di concentrarsi sulla drammaticità contenuta in determinate scene, un bianco e nero che, attraverso i volti, gli atteggiamenti e le espressioni degli esseri colti nella foto, la nostra immaginazione è spinta a vedere del colore. Il colore, proveniente da una pellicola cinematografica che a tratti è come se si umiliasse degradandosi a bianco e nero. Immaginazione, umiliazione, degrado non sarebbero, qui, caratteristiche negative ma rappr04esentazioni fedeli della situazione dell’essere umano. Due pellicole a me care sono ILFORD DELTA in bianco e nero ed una pellicola cinematografica per il colora, la CINESTILL.

Hai rinunciato al digitale e hai usato la pellicola per questo reportage negli Stati Uniti. Cosa ti ha spinto a questa opzione?
Mi ha spinto una fotografia lenta, manuale. Mi ha spinto la voglia di recuperare il piacere di uno scatto meditato. Una sorta di ritorno al passato che mi obbligasse ad una concentrazione costante, a tratti estenuante, un recupero di un’emozione sopita ovvero quella dell’attesa, lunga, l’emozione di vederla materializzata su un supporto fisico. Un ritorno ad una fotografia di estrema qualità dalla ripresa alla stampa finale.

Le foto esposte presso la Pinacoteca Provinciale di Potenza sono posizionate in modo da avere una doppia dicitura presentando intarsi diversi di uno stesso tema: da cosa nasce l’idea?
USA28 è presentato in esposizione come una sorta di dittico “non dittico”, è un viaggio sensoriale che permette all’osservatore di calarsi pienamente nelle scene raccontate attraverso situazioni comuni tra loro, un racconto che strizza l’occhio più ad una narrazione cinematografica che una pura fotografia Street. Un autentico viaggio sensoriale.

Fin quando sarà possibile visitare la mostra presso la Pinacoteca Provinciale di Potenza?
È possibile visitare la mostra fino al 20 novembre. Vi invito a consultare il sito www.catchingamoment.it.

Debora Colangelo