#Scotellaro100, Successo a Roma del concerto di Ambrogio Sparagna

Lunghi applausi e pubblico in piedi hanno segnato la fine del concerto “Passaggio alla città”, un progetto di Ambrogio Sparagna inserito da Regione Basilicata e Apt Basilicata nel programma delle celebrazioni per il centenario della nascita di Rocco Scotellaro.

Ieri mattina, nella sala Sinopoli dell’auditorium del Parco della musica, a Roma, pubblico delle grandi occasioni per seguire l’evento che sul palco ha visto alternarsi diversi interpreti accompagnati dall’Orchestra Popolare italiana: dal poeta Davide Rondoni che ha battezzato la Basilicata con il nome Luceania per la “straordinaria luce che la circonda” alla voce di Anna Rita Colaianni che ha anche diretto il Coro Popolare formato da una cinquantina di persone, fino a Peppe Servillo che con la sua voce inconfondibile ha interpretato alcune fra le più toccanti poesie di Scotellaro.

A coordinare l’evento Ambrogio Sparagna che da molto tempo studia e propone in diverse forme la figura di Scotellaro. E ieri si è fatto aiutare anche dalle belle immagini realizzate dal fotografo Mario Cresci dalle quali è emersa la straordinaria contemporaneità della produzione culturale del sindaco poeta di Tricarico.

Sparagna, che all’inizio dell’evento ha voluto ringraziare l’Apt e la Regione Basilicata, a partire dal presidente, Vito Bardi, presente all’evento, per aver inserito il recital nel ricco programma del centenario scotellariano, ha scelto alcune delle più famose poesie di Scotellaro – come Il giardino dei poveri, Le viole sono dei fanciulli scalzi, Passaggio alla città, Noi non ci bagneremo, La mia bella patria, E’ fatto giorno, Passo nel treno, Salmo alla casa e agli emigranti, Sempre nuova è l’alba – scrivendo la musica secondo forme e sonorità tipiche della tradizione orale lucana.

La realizzazione della partitura musicale è stata affidata agli strumenti tipici agro-pastorali lucani come zampogne, ciaramelle, flauti di corteccia e di canna, organetti, tamburelli, tamburi a frizione (cupa cupa) e la tipica arpicella “viggianese”, magistralmente suonati dai solisti dell’Orchestra Popolare Italiana.

Lo spettacolo è stato arricchito dagli interventi poetici di Davide Rondoni e da alcuni giovani poeti e da una serie di racconti sulla condizione della vita sociale rurale negli anni Cinquanta tratti dalle pubblicazioni più note di Scotellaro come L’Uva puttanella e Contadini del Sud.

A introdurre l’evento, a cui hanno partecipato circa 800 persone, il brevissimo video prodotto da Apt Basilicata con la regia di Palma Fuccella e i disegni di Giulio Giordano. 

Per la circostanza è stata allestita anche una mostra di pannelli con i quali si racconta, attraverso testi e immagini, la storia biografica di Scotellaro e la sua produzione artistica. La mostra accompagnerà tutte le iniziative del programma delle celebrazioni.

All’ingresso del concerto è stato distribuito l’intero programma delle celebrazioni accompagnato da una mappa descrittiva dei luoghi di Scotellaro in Basilicata.

L’intero programma delle celebrazioni è organizzato da Regione Basilicata, Apt Basilicata con la collaborazione della Fondazione Matera Basilicata 2019 e del Comune di Tricarico.