Il Picerno ragiona “da grande”

Enzo Mitro

Enzo Mitro

Il quinto posto ottenuto lo scorso anno è stato un primo passo, un segnale tangibile di come lavorando con programmazione e serietà nel calcio si possa fare bene anche senza spendere cifre folli. Enzo Mitro ed il suo Picerno pensano in grande in vista del campionato che verrà e di certo non faranno da comparsa in un torneo che presenterà ai nastri di partenza molto equilibrio.

Tante sono state le indiscrezioni circolate nelle ultime settimane circa la volontà del presidente Venetucci di rinforzare il suo progetto calcistico, aggiungendo uomini navigati e di categoria al folto gruppo di ragazzi che quest’anno si è messo in mostra in Basilicata per gioco e compattezza. “Siamo reduci da un’annata importante dove abbiamo raccolto dei risultati che sono frutto della nostra lungimiranza e serietà a livello societario. Tutto ciò è stato possibile grazie ad uno spogliatoio sano e ad un gruppo di ragazzi umili, che si sono integrati al meglio nell’ambiente. Peccato non aver avuto fin da subito tutti gli innesti e aver dovuto apportare delle correzioni all’organico solo dopo sette giornate, altrimenti ritengo che avremmo potuto fare anche qualcosina in più”.

L’ex guardalinee internazionale guarda al futuro con serenità e facendo ingolosire i supporters melandrini: “Quest’anno i nostri obiettivi saranno più chiari fin da subito. La nostra base societaria si è allargata in virtù degli incontri che ho avuto non soltanto con imprenditori dell’hinterland, ma anche con chi voglia darci una semplice mano. Di certo non disputeremo un campionato anonimo, Picerno è una piazza tranquilla e se arrivano i risultati il pubblico risponde in maniera massiccia”.

Passando all’aspetto meramente tecnico, Mitro riserva parole dolci per mister Catalano: “Peppe Catalano è al centro del nostro progetto perchè persona seria e soprattutto un grande uomo. Da lui ripartiremo visto il grande feeling che c’è anche con la dirigenza, elemento da non sottovalutare”. Sul mercato il direttore ex Andria, Nocerina e Potenza è vigile e non soltanto sul territorio lucano: “Seguiamo con attenzione le piste Roberto Perna, Santopietro e Girelli per il centrocampo rappresentando quest’ultimi nomi altisonanti di ragazzi che oltre ad aver sempre avuto un rendimento costante nelle ultime stagioni si sono contraddistinti per le doti morali, fattore determinante per chi volesse entrare a far parte della nostra famiglia”. Per ciò che concerne gli altri reparti Mitro sembrerebbe voler pescare in Campania visti i contatti con Emanuele Esposito e Gennaro Scafaro. Il primo è un attaccante esterno classe ’91, scuola Avellino, nell’ultima stagione in D con la Casertana, contattato dal direttore sportivo ex Napoli e Juve Stabia Gigi Pavarese. Il secondo è un centrale difensivo (classe ’80) dall’imponente forza fisica visti i suoi 187 cm di altezza, proveniente dallo Sporting Ortona, formazione militante nel massimo campionato regionale abruzzese, ma con un passato nella nostra regione a Lauria in Serie D dove collezionò sessanta presenze che gli valsero il salto nei professionisti con la Cavese.

Infine il “top player” che fa gola alla dirigenza picernese è Pierpaolo Di Senso che piace e non poco anche a mister Catalano. “E’ un attaccante che vorrei tanto portare a Picerno – afferma senza mezzi termini il dg – perchè dotato di grandi doti utili a farci fare il salto di qualità”. Poi una battuta : “Se fosse possibile farei un pensiero anche al fratello Sebastian, ma ritengo che meriti palcoscenici ben più prestigiosi dei confini lucani”. Rimarrà nel centro melandrino anche Salvatore Bacio, punta ex Potenza e Tolve idolo dei tifosi locali. In chiusura Enzo Mitro chiarisce la sua posizione circa la notizia ufficiosa, ma non ufficiale, che vedrebbe l’imprenditore italo-bulgaro Gergurov new entry nell’organigramma societario del Rossoblu Potenza, circolata sugli organi di informazione una settimana fa: “Noi non ci mordiamo le mani, per un Gergurov che va avremo un Gergurov che viene. Il suo impegno è stato apprezzato dal sottoscritto e dalla piazza essendo persona perbene. Durante la mia ventennale esperienza nel mondo del calcio ho imparato che non esistono rimpianti, bisogna guardare avanti e circondarsi sempre di uomini e di persone che sposino fino alla fine il nostro progetto e la nostra ideologia di calcio”.