Nati a Reggio Emilia con la vocazione del folk. Intervista al fondatore Donato Vena

marzo 10 foto2Sono 35 i sodalizi tra Regioni presenti in Italia, e di questi 4 svolgono le loro attività in Emilia Romagna nelle città di Bologna, Modana, Parma e Reggio Emilia. Ma la Basilicata, oltre a riconoscere le 35 associazioni italiane in apposito albo, ha rapporti e contatti con altre 131 realtà associative sparse nel mondo.

Abbiamo voluto prendere in considerazione l’associazione presente a Reggio Emilia. Ha 19 anni, nasce da un’idea di Donato Vena, di Pisticci, trasferitosi per motivi di lavoro a Reggio Emilia. C’è da ricordare che Donato Vena, oltre ad essere il presidente dell’Associazione dei Lucani di Reggio Emilia, nel 2004-2009 è stato anche eletto come vice presidente e vicario del Consiglio Comunale a Reggo Emilia. Ma c’è un altro lucano, l’onorevole Antonio Soda, nativo di Melfi, anch’egli socio della nostra associazione. Proprio con Donato Vena ho avuto modo di realizzare quest’intervista.

“Com’è nata l’associazione?”

Nasciamo come gruppo folk. Durante gli anni abbiamo fatto una serie di corsi di danza, che hanno coinvolto lucani e reggiani. Molte persone di diverse Regioni ballavano le tarantelle lucane. Siamo stati anche in Lituania, in Turchia e altre parti del mondo ad esportare la nostra musica. Quasi per caso, la mia passione per la musica, portò il mio gruppo musicale di Marconia a realizzare un’esibizione in piazza a Reggio Emilia, dove si presentarono molti lucani. Proprio in quell’occasione ci venne l’idea di costituire l’associazione come vero e proprio circolo lucano. Contemporaneamente al il circolo, iniziammo a organizzare la prima edizione di “Basil u cania”, mettendo in contatto la tradizione lucana con quella emiliana. Negli anni abbiamo stretto un gemellaggio tra alcune associazioni di Reggio Emilia ed altre di Marconia e di Pisticci. Proprio in quell’occasione scoprimmo che Carlo Porta, considerato il più grande poeta milanese, era stato confinato a Marconia. Carlo Porta è poi morto e successivamente gli hanno intitolato anche una strada.

L’articolo completo sarà disponibile sul prossimo numero del Lucano Magazine