L’ACR “sperimenta” la pace

1Avigliano, si è tenuto il raduno diocesano dei ragazzi dell’Azione Cattolica a conclusione del Mese della pace, inaugurato il 1 gennaio con il Discorso del Santo Padre.

L’ACR, che da sempre svolge una funzione pedagogica, attraverso lo slogan nazionale “tutto da scoprire”, fa della Pace una sperimentazione di cui i ragazzi ne possono essere gli inventori: la pace è un sogno che va costruito giorno dopo giorno, senza lasciarsi condizionare dai fallimenti, che, inevitabilmente, caratterizzano il suo percorso di costruzione, proprio come hanno fatto  gli scienziati quando hanno inventato strumenti e scoperto cose che hanno reso più bella e comoda la nostra vita. Thomas Edison, ad esempio, prima di riuscire ad accendere la prima lampadina ha collezionato oltre cinquemila tentativi falliti, ma ha perseverato e creduto fortemente nel suo progetto; e così Leonardo Da Vinci, che, seppur non è riuscito a realizzare il suo sogno di volare, grazie ai suoi esperimenti, ben cinquecento anni dopo, i fratelli Wright hanno cambiato per sempre la vita delle persone. Dunque, perseveranza, come Edison, capacità di sognare, come Da Vinci, ma anche metodo, come Galilei, umiltà, come Newton, e curiosità, come Einstein, sono state le parole chiave di questa giornata da cui partire per costruire un mondo di pace, perché, come ha detto Papa Francesco, durante la 48.ma Giornata Mondiale per la Pace, «Chi vuole costruire la pace deve mettere a disposizione dell’umanità intera ogni altro dono di sapienza, di scienza, di intelligenza, di fortezza, di prudenza, di consiglio, di pietà, ogni perizia ed esperienza

Tutti gli accierrini e gli educatori delle parrocchie di Viggiano, Villa D’Agri, Potenza, Avigliano e Lagopesole, dopo la marcia lungo la strada principale della città con striscioni, canti e slogan, hanno conosciuto più da vicino l’esperienza di alcuni scienziati, tra cui quelli sopra citati, attraverso giochi a squadra e attraverso il confronto con persone del territorio che si sono rese protagoniste di scoperte e invenzioni nel campo scientifico, dimostrando che è possibile realizzare i sogni se ci si crede. Bisogna, però, che non manchi mai l’umiltà di affidarsi al Signore, il più grande inventore, cosicché durante la Santa Messa presieduta da S. E. Mons. Superbo, si è pregato per tutti coloro che sono al servizio della scienza e della ricerca, affinché il proprio lavoro sia indirizzato al bene comune.

Ma affinché non rimangano solo parole, ogni ragazzo ha 2acquistato una matita, che, dopo essere stata usata, potrà essere piantata in un vaso, germogliare e portare frutto, poiché contiene il seme di una pianta che le darà una seconda vita. Questo rappresenterà il seme del progetto di pace che i ragazzi si sono impegnati a sostenere: la costruzione di pompe per l’erogazione di acqua potabile in Burkina Faso, una delle zone più povere dell’Africa Occidentale.

Alla pace si educa a tutte le età, anche attraverso i piccoli gesti, e l’Azione cattolica ha scelto di farlo cominciando dai  più piccoli.