Panta Rei. La memoria dell’Acqua

Il Convegno Internazionale “Panta rei. La memoria dell’acquasi sta svolgendo in Basilicata. La sei giorni di studio, in cui si sta raccontando la storia dell’acqua in ogni sua presenza e forma, in programma dal18 al 23 giugno 2015 tocca diversi e significativi luoghi della Lucania legati all’acqua, risorsa naturale di cui la regione è ricca.

monticchioL’acqua come filo di unione per far conoscere la regione. Un viaggio che ha portato i partecipanti da Monticchio e dai suoi laghi vulcanici e acque minerali, a Matera Patrimonio dell’UNESCO per i sistemi idrici nei Sassi, a Nova Siri località sul Mar Jonio mare nel quale sfociano i 4 fiumi più importanti della regione e determinati per la colonizzazione greca, a Montemurro sito sulla Diga del Pertusillo e sede della Fondazione Sinisgalli a Senise sede della diga più grande d’Europa in terra battuta, a San Severino Lucano per le sorgenti del Frida che alimentavano molti particolari mulini e a Latronico, sede di uno stabilimento termale, e infine a Maratea, unico sbocco della Basilicata sul Tirreno. Il Convegno è organizzato dall’IBAM CNR all’interno del Progetto PO FESR 2007/2013 Regione Basilicata, dall’acronimo MenSALe (Mense Storiche e Artistiche Lucane) e del quale è responsabile Scientifica Antonella Pellettieri.

A San Severino Lucano, in particolare, si è parlato dell’archeologia industriale. Il sindaco Franco Fiore che ha presieduto la tavola rotonda, dopo aver lodato l’iniziativa che ha definito di grande spessore culturale e di importante rilievo, ha ricordato la presenza sul timthumbproprio territorio delle sorgenti del Frido che danno acqua a Puglia e Basilicata, della rilevanza socio economica delle sorgenti in passato nelle attività produttive, (la cittadina conta diversi mulini due dei quali sono già stati recuperati dall’amministrazione comunale in questi ultimi anni) e della volontà di valorizzare i percorsi dell’acqua, poiché risorsa di grande importanza.

Mauro Ciardo e Antonio Monte (Giornalista Aipai Puglia – Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali, CNR), hanno parlato de Il patrimonio “industriale” dell’Acquedotto Pugliese nei suoi cent’anni dalla fondazionee de La catalogazione scientifica del patrimonio archeologico industriale dell’Acquedotto Pugliese”,  Vito Summa (Istituto Metodologie Analisi Ambientale) de Il geo-ambiente e la qualità delle risorse idriche nel Parco Nazionale del Pollino e Raffaele Pellettieri (Dirigente Acquedotto Lucano Spa) de Il servizio idrico in Basilicata”.