Un viaggio nell’Italia perduta

Antonio Mocciola giornalista e scrittore partenopeo di origini lucane, ha percorso l’Italia in lungo e in largo dalle Alpi alla Sicilia attraverso strade sterrate ed ignorate dai navigatori satellitari, un viaggio emozionante attraverso il quale ha scovato 82 borghi completamente disabitati. Perle ritrovate e risvegliate nel suo nuo11419762_10206837074994546_1958976001_nvo libro “Le belle addormentate” che sta presentando in tutta Italia e che porterà anche a Berlino. Con grande entusiasmo è stato accolto a Potenza presso la Libreria Ubik, dove ha presentato il libro con la voce di Jole Franco che ha trasportato il pubblico in questi luoghi magici, in un mondo abitato solo dal silenzio a poche curve da casa nostra. Presentando le varie letture, l’autore racconta i vari episodi e le emozioni che ha provato nel visitare quei posti. Rimango colpita da Ca Scapini, il paese dei bambini perduti, in Emilia Romagna, così riporto qui uno scorcio del libro: “E ancora, sempre i bambini protagonisti. […] Insopportabile la cappa di dolore e di tristezza che si respirava, nonché le voci portate dal vento di quei bambini perduti, che piangevano ancora la loro disperazione, la loro paura”. Il libro ha raggiunto, a maggio, il primo posto della classifica di vendite su Amazon, nel settore viaggi. Per immergerci meglio in questo cammino ho posto alcune domande all’autore.

Perché hai deciso di scrivere questo libro?
Perchè mancava. Nella bibliog11351100_10206837074714539_1388110403_orafia di settore non esistevano guide che parlassero dei paesi disabitati. E questo perchè la loro conoscenza non obbedisce a nessuna logica commerciale. Essendo privi di abitanti, questi paesi fantasma non hanno nulla da vendere. Né alberghi, né trattorie, né magneti né cartoline. Sarebbe bastato questo a farmene innamorare. Ma poi, a vederli, è scattata la scintilla. Ho sentito il dovere di parlarne, oltre che il piacere, evidentemente.

Cosa vuoi trasmettere al lettore?
Il senso della curiosità, che guide troppo “pilotate” hanno annacquato. In questi paesi devi arrangiarti da solo, ma il premio è tutto tuo. Un paese tutto per te. Se il lettore provasse anche solo un decimo della mia emozione, attraverso queste parole, mi riterrei già fortunato.

Quant’è durato il viaggio nell’Italia perduta e quali difficoltà hai incontrato lungo il cammino?
Viaggio da una vita (e ho passato i 40) per itinerari turistici e non. Ma ho cominciato a raccogliere materiale da una decina d’anni. Un primo lavoro uscì 5 anni fa, questo è più completo, più ricco, più maturo in un certo senso.

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