Due ponti uniti da una grande passione

Ho trascorso i primi anni della mia vita in Val d’Agri. Vi racconterò di un libro che accarezza argomenti che hanno superato i confini del tempo, pagine che hanno il sapore della libertà e dell’amicizia.
Enzo Capuano ha annunciato con questa citazione la presentazione del suo libro nell’atrio del palazzo municipale di Marsico Nuovo. Si tratta del quarto romanzo da lui pubblicato intitolato “Quel ponte sul fiordo di furore. Un grande tuffo che parte da lontano” – Controcorrente Edizioni.

L’autore, nato a Salerno, ha vissuto l’infanzia in Basilicata, con precisione in Val d’Agri, oltre ad essere direttore dell’Unità di Cardiologia e Utic dell’Ospedale di Mercato San Severino ha la passione per la scrittura, da cui poi sono nati questi romanzi. Quest’ultima pubblicazione vede come protagonista un ragazzo bosniaco che vive in silenzio un sogno: partecipare ad una gara internazionale di tuffi dalle grandi altezze. Nel romanzo si evince il legame tra due ponti, uniti dalla passione di questo ragazzo per poter partecipare ad una gara internazionale di tuffi. Il primo è il ponte di Mostar – il ponte dove il ragazzo cresce, distrutto poi dalla guerra degli anni novant – da cui impara a tuffarsi nell’acqua profonda della Neretva, alla scoperta di nuovi limiti e al9788898000005_0_200_311_75la sempre ricerca di quella ragazzina che amava e che i genitori hanno portato troppo lontano. Su quel ponte questo ragazzo ha imparato a soffrire, a crescere, a piangere e gioire. Il secondo ponte è quello di Furore nella Costiera Amalfitana, il ponte del sogno da cui poi parteciperà alla gara tanto attesa. In questo caratteristico fiordo, tra atmosfere surreali e conoscenze di nuove persone si ritrova le sere in spiaggia tra racconti incredibili e storie forse vere. Il romanzo si dipana nell’ambito del Marmeeting, una manifestazione di tuffi dall’altezza di 28 metri. In questo scenario di grande
suggestione ci si tuffa la prima domenica di luglio. Questo libro è nato proprio per testimoniare la fortuna di aver incontrato nella sua vita uomini veri e paesaggi caratterizzati da mari e fiumi. Prodotti della fantasia sono il protagonista, la gara e la maggior parte dei racconti anche se il romanzo è calato in frammenti di un mondo reale. I nomi dei tuffatori sono quelli dei protagonisti del Marmeeting, a loro è legata la storia della competizione. L’obbiettivo non è classificarsi primi ma superarsi. L’autore durante la presentazione ha affermato: “Non si scrivere un libro per creare messaggi, ma per creare emozioni. E’ un libro breve con tante storie istruttive ed una di queste è proprio quella del nuotatore”. Il vicesindaco Gelsomina Sassano ha prima omaggiato l’autore con un testo fotografico dei luoghi e degli eventi di Marsico Nuovo per poi concludere con una frase che racchiude l’intero libro “Nella vita bisogna avere delle passioni, altrimenti non si vive ma si vegeta”.