Il Comune di Avigliano acquisisce l’ex riformatorio

Il Comune di Avigliano ha acquisito, a titolo gratuito, la struttura dell’ex Istituto di Rieducazione Minorile “E. Gianturco” da parte della Direzione Regionale Puglia e Basilicata Dell’agenzia Del Demanio: il trasferimento, a firma del Sindaco Vito Summa e della dottoressa Marta Settimi, direttore regionale dell’Agenzia, è stato sottoscritto lo scorso 10 dicembre presso la Casa Comunale.

La struttura ospitava il monastero di Santa Maria degli Angeli e dei Riformati ed è il secondo più antico monastero della città di Avigliano, costruito nel 1615 dai frati francescani dell’Ordine dei riformati. Vi sono numerose testimonianze che parlano della vita monastica all’interno di tale durante il XVII e XVIII secolo, che rimase attivo fino al 1861, quando venne occupato dalle truppe del Regno d’Italia, e i frati che vennero definitivamente estromessi nel 1866. Nel 1800 il Monastero conobbe il suo massimo splendore grazie all’opera di un insigne religioso aviglianese, il padre francescano Luigi Filippi, che con le sue iniziative lo aveva reso il più noto centro promotore di cultura e di azione sociale della nostra regione. Nel XX secolo l’edificio del convento venne destinato a diventare un riformatorio giudiziario, inaugurato nel 1935 e rimasto attivo fino alla fine degli anni ’80.

“Si tratta del più importante trasferimento di beni per dimensione e valore fatto in Basilicata, – ha dichiarato il Sindaco Summa – frutto di un lavoro durato due anni, che permette al Comune di acquisire la proprietà di un’area di vaste proporzioni su cui costruire opportunità di fruizione culturale e di servizi alla persona, valorizzando l’area del monastero e i contenitori pubblici presenti, a partire dall’auditorium e dalla piazza Aviglianesi Nel Mondo.” Questo, inoltre, consente il completamento degli  interventi  di riqualificazione di parte del complesso della Casa della Salute che consentirà alla comunità aviglianese di avere a disposizione una struttura socio-assistenziale moderna e innovativa, che risponde all’esigenza di ospitalità. “Conseguiamo un obiettivo vero”, ha continuato Summa, che è stato possibile anche grazie alla  grande professionalità e al supporto costante del Demanio.

Tale acquisizione segna un passaggio importante nel percorso del federalismo demaniale, che avviene nel rispetto di una memoria storica custodita in quel contenitore e che vedrà protagonisti anche altri monumenti del territorio, come la definizione di un piano di valorizzazione per la gestione del Castello di Lagopesole.

Mariassunta Telesca