Ingredienti: Fegatini di bovino, salsa di pomodoro, peperoncino, cipolla, olio extra vergine d’oliva, pane casereccio, sale qb.
Procedimento: In una pentola a bordo alto rosolare la cipolla tagliata finemente nell’olio extravergine d’oliva, unire i fegatini e lasciarli soffriggere leggermente. Aggiungengere la salsa di pomodoro e lasciar cuocere finquando la salsa si sarà ristretta, quindi, salare e mettere del peperoncino.
Dopo aver tostato del pane casereccio porlo sul fondo del piatto fondo, versare i fegatini e lasciar riposare qualche secondo. Servire il tutto accompagnato da un buon vino rosso corposo.
Questo è uno dei piatti più gustosi della cultura popolare lucana; segno e simbolo dell’essenza e delle radici povere di una popolazione ricca di dignità.
Buon appetito.

Carla Messina
Carla Messina ha avuto sin dalla prima infanzia una vita intensa, a tredici anni perde il papà con una brutta malattia, questo l’evento che segnerà in maniera indelebile il suo percorso di vita. Frequenta l’istituto alberghiero quasi contro il volere materno, per arrivare già all’età di 13 anni a vivere le prime esperienze lavorative nel mondo della ristorazione, prima in pasticceria, poi in pizzeria, in ristoranti ed alberghi, questo senza mai lasciare gli studi anzi più lavorava più aveva voglia di saperne di più…..e cammina , cammina ecco la laurea in Lingue e Letterature Straniere, nel mentre corsi di specializzazione in nutrizione, igiene, comunicazione, fino a conseguire il titolo di Maitre d’Hotel regolarmente iscritta all’A.M.I.R.A. (Associazione Maitre Italiani Ristoranti e Alberghi) e poi la collaborazione con alcune testate giornalistiche fino a conseguire l'iscrizione all’Ordine dei Giornalisti nell’elenco dei Pubblicisti. L’amore per lo sport, la musica, il Tango Argentino, tanto da essere oggi il Presidente dell’ACSD Adelante Tango Potenza dal 2004, l’amore per la Basilicata, la sua prima vere fonte di conoscenza e d’insegnamento, una persona pratica tanto da abbracciare nelle mani la voglia di sapere, si per le mani, “il suo bene più prezioso”.