L’arte del tessere di Tonina Salvatore

Avigliano per secoli è stato il luogo in cui gli artigiani rappresentavano il cuore pulsante della vita di paese: basti pensare che solo qualche decennio fa ancora erano presenti ben ventitré botteghe. Oggi, invece, di botteghe ve ne sono ben poche, sebbene l’arte scorra nel sangue di molti. Tra coloro che ancora credono nel valore dell’artigianato e lottano perché resti in vita vi è Tonina Salvatore, tra i fondatori dell’Associazione “Aviliart”, che ha fortemente voluto metter in piedi una Mostra Permanente di Artigianato Artistico, sita in Piazza Gianturco, per dare maggiorIMG_0102e visibilità a manufatti di inestimabile valore.
Tonina appartiene a una famiglia di tessitrici e tesse ancora al telaio centennale della nonna: la nonna paterna, che aveva il mulino e viveva in campagna, rimase presto vedova, con un bambino piccolo da accudire, così decise di trasferirsi in paese per dare un futuro migliore al figlio, e, poichè aveva in casa un telaio per uso personale, si mise a fare la tessitrice; in questo modo riuscì a permettere al figlio di frequentare la scuola a Napoli per diventare maestro d’arte.

Nonna Domenica Maria, conosciuta come zia NennaMussluong” insegnò quest’arte alla nuora, Vita Crescenzia, madre di Tonina, anch’ella rimasta vedova giovane con sei figli a carico. A quei tempi si faceva il baratto, per cui, in cambio di prodotti della terra, che permettevano di avere cibo per tutto l’anno, si producevano i tradizionali cappotti a ruota maschili, i “trzzarul” (panni con cui si copriva il pane per portarlo al forno), i corredini per neonato (fasce, pannolini…) o altri tessili, riciclando la lana, come raIMG_0478cconta Tonina: “Queste due donne splendide – afferma – lavorarono tanto con il telaio per crescere la famiglia con dignità”. Lei, che da piccola sbirciava la madre tessere, non potendo avvicinarsi per la delicatezza del telaio, ha messo da parte quest’arte per dedicarsi alla famiglia, ma nel momento del bisogno si è ben ricordata quei passaggi osservati alla madre e ha ricostruito questo lavoro, che porta avanti con la famiglia da trent’anni.

L’intervista completa nel numero di gennaio – febbraio del Lucano Magazine, in edicola!!