Museo della borghesia agraria – civiltà contadina ed artigianale a S.Arcangelo

La istituzione di un museo della borghesia agraria, della civiltà contadina, pastorale ed artigianale, come quello che si ipotizza di organizzare,nel Comune di S.Arcangelo finisce così per essere un pretesto; i cenni su sale silenziose e attrezzi restaurati aiutano a rintracciare i segni, profondi nascosti, che il mondo rurale e dell’artigianato ha lasciato negli uomini, nell’ambiente e nelle cose..
La ruralità resta il carattere distintivo, i campi non sono romantici, ma dimenticati e oscuri, popolati di gente dalla vita breve e dura a servizio, le donne dei mariti, gli uomini dei massari quest’ultimi dei padroni; e di nuovo i destini dei protagonisti del mondo rurale finiscono per confondersi.
Il museo avrà dentro, la campagna dei mezzadri e dei massari, la montagna dei pecorari, la calura e la neve, le vampe di letame e dello zolfo sulle viti; riassumerà il corso di due popoli, di quelli fissi nella terra e di quelli nomadi dietro alle greggi.

Gli strumenti del lavoro spiegano, meglio di altro, poi le trasformazioni che sono avvenute nel tempo; il disuso, il mutamento delle tecniche segnano il perdersi dei mestieri antichi e dei rapporti di interdipendenza. Costruiti con materiali “vivi”, gli attrezzi degli artigiani riassumono la fatica nelle botteghe e nelle stalle, il contatto fisico, l’uso, il tempo meteorologico, le attese; esprimono, anche, la propria bellezza espositiva e l’intrinseco valore artistico. E’ un’arte minima e la piacevolezza della forma, soprattutto per i contadini, resta in secondo piano rispetto alla funzione strumentale, all’utilità pratica.
In sintonia con il Sindaco ,l’assessore alla CULTURA del Comune di S:Arcangelo con il CENTRO STUDI SULLA POPOLAZIONE TORRE MOLFESE stanno avviando lo studio della realizzazione del museo. MOLNI