Gli imbianchini di bellezza si preparano a festeggiare il loro secondo anno di attività

Dal 4 Ottobre 2014 gli
promuovono i principi della rigenerazione urbana credendo nel rilancio del territorio a partire dal centro storico e dalle sue identità. Punto di partenza è il bianco calce che caratterizza il paesaggio urbano in particolare del Rione Dirupo che gli imbianchini riportano alla luce – più o meno ogni sabato – con le loro azioni di volonpisticci-imbianchini-di-bellezzatariato.
Sono passati due anni e nelle oltre 50 missioni completate sono state tinteggiate pareti per oltre 10 tonnellate di calce, distribuite su 40 luoghi di azione, in alcuni dei quali sono stati effettuati anche dei ritorni di completamento e manutenzione. Gli Imbianchini di Bellezza hanno promosso iniziative collaterali: esplorazioni guidate e analisi sul campo, approfondimenti tematici, feste di quartiere, eventi a scopo benefico, scambi culturali ed esportazione di buone pratiche in altri territori.

Nel 2015 è stata approvata (in una prima fase) la variante urbanistica al PRG vigente per il Rione Dirupo che fissa alcuni criteri di intervento per la manutenzione e la conservazione del patrimonio edilizio esistente (fra cui il bianco calce dei prospetti). A questo tema è stato dedicato il primo compleanno degli Imbianchini con un incontro pubblico, la mostra Biancobellezza, la festa finale.
Il 2016 vede gli Imbianchini raggiungere il secondo anno di attività e dal 4 ottobre 2014 la squadra si è posta e ha raggiunto diversi traguardi ricordandosi sempre che molto ancora c’è da fare. Mentre il 2014/2015 è stato l’anno in cui si è costruito il metodo e l’approccio, il periodo successivo al 4 ottobre 2015 ha portato gli Imbianchini a conoscere e farsi conoscere in realtà lucane e nazionali.
lo scorso inverno è partita la campagna di crowdfunding in collaborazione con Eppela e UnipolSai, con risultati più che soddisfacenti: raggiungendo la quota prefissata, gli Imbianchini sono riusciti ad acquistare e mettere a disposizione il per le operazioni di rigenerazione il “kit dell’Imbianchino modello”.
Fondamentale è stata la call del “Festival della calce viva” di Monte Sant’Angelo a luglio, preview di Festambiente Sud, durante la quale c’è stato uno scambio di tecniche ed esperienze tra la realtà pisticcese e quella dauna. I due borghi, gemelli nel bianco calce dei muri e nella disposizione delle abitazioni, hanno messo a sistema le tecniche e gli approcci di rigenerazione dal basso.

Per il 2017 Legambiente ha scelto proprio l’esperienza lucana, nata dal circolo Legambiente Pisticci come immagine del tesseramento nazionale, sdoganando le buone pratiche pisticcesi su tutto il territorio nazionale, gli Imbianchini sono infatti l’immagine della campagna per l’anno a venire.
Sabato 8 ottobre 2016 una delegazione parteciperà alla tavola rotonda tra associazioni e cittadini per lo sviluppo delle buone pratiche e del percorso di cittadinanza attiva promosso dal coordinatore del Progetto CAST Cittadinanza Attiva per lo Sviluppo Sostenibile, Prof. Giuseppe Pontrandolfi.
Gli Imbianchini di Bellezza nei due anni di attività, hanno maturato l’idea che rilancio del territorio va pensato secondo un programma di rigenerazione urbana sostenibile: nel 2016 rilanciano sul tema, dedicando un fine settimana a mettere a frutto e a sistema le conoscenze acquisite, le relazioni sviluppatesi con gli altri territori e le altre associazioni, le università e gli enti di ricerca, le pubbliche amministrazioni, il territorio e la comunità.

Dal 17 al 20 novembre il paese bianco calce ospiterà il campus della Bellezza, una 4 giorni di attività dedicate alla rigenerazione urbana e alle buone pratiche, per concludere la stagione autunnale e dare il via ad un novo anno di attività. Pisticci diventa luogo per affrontare dibattiti sulla rigenerazione urbana, ma anche sul fenomeno degli HUB, centri di servizio locale per il territorio e le iniziative di partecipazione e sviluppo sociale all’interno delle realtà come quella di Pisticci.
Obiettivo rieducare ad un senso comune di bellezza coinvolgendo pubblico e privato nell’ottica della cooperazione e della sostenibilità.
Come le gocce che colano dalle loro pennellesse, gli imbianchini sperano che queste iniziative possano essere uno stimolo per rendere più viva e a misura di cittadino la loro comunità.