“Ritorno a Pietrapertosa”: l’illustrazione di uno splendore lucano

La Basilicata è una terra dai luoghi meravigliosi spesso sconosciuti e, per questo, ricchi di una bellezza intrinseca desiderosa di raggiungere il cuore dei lucani, prima, e il cuore di tutti gli altri viaggiatori, poi. Il libro “Ritorno a Pietrapertosa” ci presenta un luogo ancestrale, racconta emozioni vissute in quest’angolo della Basilicata che cattura già per il brivido della sua altitudine e per l’incastonatura del Paese nella roccia, scolpito come una delle gemme più pregiate del territorio lucano. Ne parliamo con uno dei tre autori, Domenico Lauria.
All’interno del libro, tutto nasce da una domanda: perché scrivere un libro proprio su Pietrapertosa?
I perché sono tanti e sono da illustrare tutti. La scelta di Pietrapertosa non è una scelta affidata al caso. Insieme a Canio Calocero ed Egidio Morano abbiamo scelto Pietrapertosa perché è un posto naturalmente raro, possiede una bellezza selvaggia, forte, ma è fragile al tempo stesso ed è per questo unica. È destinata a trasformarsi, a perdersi. Le sue rocce, infatti, composte da fragile arenaria sono state scolpite dal tempo e sarà esso stesso a disgregarle. Abbiamo scritto su Pietrapertosa perché le conoscenze di vita dei nostri antenati non vengano mai perdute ma trasmesse, almeno in buona parte, ai ragazzi di oggi, presi in maniera irrefrenabile da una società tecnologicamente avanzata ma che di semplice ed essenziale non ha nulla, umanamente arretrata diremmo. Pietrapertosa merita di essere visitato, conosciuto appieno, amato, goduto: sono tanti i turisti che affollano le piazze, le vie, i vicoli di questo borgo nel fine settimana. Altri “perché” li dobbiamo lasciare al lettore dato che un libro è solo per metà di chi lo scrive; l’altra metà appartiene a chi avrà la curiosità di leggerlo.
Ancora un altro perché: perché scrivere un libro a più mani?
Abbiamo voluto scrivere questo libro a più mani perché l’unione di più e diverse sensibilità ci consente di abbracciare meglio questo paese cogliendone aspetti naturalistici, umani, ambientali, storici, culturali e leggendari.
In che ambito potremmo classificare questo romanzo?
Va da sé che non è un romanzo anche se, a tratti, ne propone lo spirito; non è una raccolta di poesie anche se ne presenta più di una, in lingua e in dialetto; non è una pubblicazione turistica, sebbene non sia scevra da utili informazioni. Non contiene descrizioni dettagliate dei luoghi, dei monumenti, dei personaggi, degli avvenimenti ma solo alcuni particolari significativi: evidenzia le impressioni, le sensazioni e le emozioni che suscita in noi e che vogliamo trasmettere al lettore, facendo nascere in lui il desiderio di una conoscenza diretta e approfondita.
Cos’è, allora, questo “Ritorno a Pietrapertosa”?
È un viaggio, reale o per memorie, non importa, nello spazio e nel tempo e coniuga sincronia di accadimenti e diacronia di fatti e situazioni: un semplice viaggio che vorremmo che l’ipotetico lettore ripercorresse con noi. Speriamo di essere riusciti nel nostro intento. Vi aspettiamo presso il COMINCENTER di Matera in piazza Matteotti il 3 marzo alle ore 18:00. Un grazie a tutti i lettori-viaggiatori.

Debora Colangelo