UNA REGIONE A VOCAZIONE GREEN LA BASILICATA LEADER NELL’ENERGIA PULITA

La centrale fotovoltaica di Pomarico e un nuovo bando per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili sulle abitazioni, fanno del territorio lucano un modello nazionale. Fotovoltaica, la prima a credere nelle comunità energetiche, in prima fila per interpretare il cambiamento. “Pronti a investire 100 milioni di euro”, dice il Ceo dell’azienda

La Basilicata accelera e si candida a essere la prima Regione green d’Italia. La centrale fotovoltaica di Pomarico, con una potenza di venti mega, è un fiore all’occhiello: “Siamo alle battute finali -spiega l’ingegnere Cataldo Romeo, ceo di Fotovoltaica Srl. Attendiamo la Via, la Valutazione di impatto ambientale, e poi saremo operativi. Si tratta di una struttura all’avanguardia che non occupa suolo e che è compatibile con la pastorizia e l’agricoltura. Anzi, crea un micro clima che facilita la coltivazione. Senza dimenticare ovviamente che si produce energia capace di alimentare famiglie e imprese. Con un investimento importante, pari a circa venti milioni di euro. Una scelta, quella lucana, che possiamo definire moderna e al passo con i tempi”.

Una risposta all’emergenza legata alla crisi energetica che si è evidenziata con l’inizio della guerra in Ucraina: “Dobbiamo ragionale in altri termini -afferma Romeo. Dobbiamo immaginare un mondo che utilizzi le risorse naturali per illuminare strade, case, negozi e uffici. Dobbiamo essere cioè autosufficienti ed esserlo senza più inquinare. L’esperienza che, primi in Italia, abbiamo avuto ad Amendolara, ci conferma che questo è possibile. La comunità energetica che lì si è insediata ci dimostra insomma che quella è la strada giusta. Per questo, vorremmo riprodurre quanto fatto in provincia di Cosenza, anche sul territorio lucano. Le condizioni ci sono. Siamo pronti a offrire, in tal senso, la nostra competenza che è frutto di oltre trent’anni di attività”.

Un bando emanato dalla Regione pone le basi per trasformare questo sogno in realtà. Con quest’iniziativa, l’Ente regionale, presieduto da Vito Bardi, mette a disposizione delle famiglie un contributo a fondo perduto da 5mila e fino a 7milacinquecento euro per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili, al servizio delle unità abitative non allacciate al metano e che siano regolarmente censite: “Si tratta -afferma Romeo– di un provvedimento molto interessante che rende la Basilicata territorio potenzialmente green. Un progetto nel quale crediamo e nel quale, dopo l’esperienza di Pomarico, vogliamo investire. Abbiamo la capacità economica e le capacità professionali per farlo. Siamo disposti ad anticipare il denaro necessario per realizzare quegli impianti e, qualora per i lavori, su richiesta dei diretti interessati, servisse una somma di denaro superiore al contributo elargito, siamo anche disposti a inserire in fattura lo sconto del 50%”.

Il bando potrebbe raggiungere potenzialmente 50mila famiglie lucane. Un numero significativo che farebbe della Regione un modello a livello nazionale: “Credo -continua Romeo– che ci siamo le basi per poter lavorare all’insegna della sostenibilità ambientale. Sono sicuro che la risposta, anche grazie al nostro sostegno, sarà consistente. C’è voglia di cambiamento e noi siamo disposti ad interpretarlo, a essere protagonisti. Abbiamo un sogno che vorremmo tirare fuori dal cassetto. Abbiamo il sogno, una volta esaurito il bando, di portare qui l’esperienza di Amendolara. Di farla germogliare, di dare vita anche sul territorio lucano ad almeno dieci nuove comunità energetiche. Da qui, passa, ne siamo certi, buona parte del futuro che vogliamo immaginare”.

Parte dunque la sfida. Dalla centrale di Pomarico agli impianti domestici, fino ad altre soluzioni che potrebbero interessare il territorio: “Crediamo nella Basilicata green -conclude il Ceo di Fotovoltaica Srl. Siamo pronti a investire una somma che si aggira attorno ai 100 milioni di euro entro il 2030. Crediamo nel progetto e vogliamo contribuire a interpretare il cambiamento. Convinti che il territorio offrirà una risposta all’altezza. Una risposta adeguata”.

Massimiliano Miccoli