“EQUITÀ CERTIFICATA: VERSO UN FUTURO DI PARITÀ DI GENERE”

Dalle politiche alle pratiche: implementare l’uguaglianza di genere nelle organizzazioni moderne

Venerdì 7 giugno 2024 si terrà a Matera il convegno “EQUITÀ CERTIFICATA: VERSO UN FUTURO DI PARITÀ DI GENERE”, promosso dai Consulenti del Lavoro della Basilicata in collaborazione con la Direzione regionale INPS di Basilicata, INAIL e INL e la Consigliera Regionale di Parità.

Nel corso del convegno la Direttrice Regionale dell’INPS, Benedetta Dito, analizzerà alcuni dati (forniti dalla Direzione Centrali Studi e Ricerche di INPS) riferiti all’anno 2022, rappresentativi del divario di genere nel mercato del lavoro e nel sistema previdenziale della regione Basilicata, che indicano che la parità nel mercato del lavoro è ancora lontana dall’essere pienamente realizzata.

Il tasso di femminilizzazione per qualifica professionale evidenzia per la Basilicata che le donne sono fortemente sottorappresentate nelle posizioni dei quadri e dirigenziali. Infatti, nel 2022, solamente il 22,55% dei lavoratori che ricoprono la qualifica di dirigente è costituito da donne (seppur in crescita con riferimento al 2010) rispetto al 77,45% di quelli appartenenti al sesso maschile. Il contrario si verifica tra le figure impiegatizie che presentano un tasso di femminilizzazione del 52,66%.

Si rilevano importanti differenze nei livelli retributivi anche quando si osservano lavoratori e lavoratrici con la stessa qualifica professionale. Le donne con qualifica impiegatizia, nel 2022, hanno percepito mediamente € 10 mila in meno all’anno rispetto agli uomini (una differenza che si è mantenuta stabile nel corso degli anni). Scostamenti maggiori si evidenziano, invece, paragonando i livelli retributivi dei dirigenti uomini rispetto a quelli delle donne con la stessa posizione lavorativa. Infatti, queste ultime ricevono mediamente € 32 mila in meno rispetto ai dirigenti di sesso maschile.

Si parla spesso di segregazione verticale e di “soffitto di cristallo” per rappresentare le barriere ancora esistenti che precludono alle donne di scalare i vertici in ambito professionale o che, quantomeno, ostacolano la progressione di carriera delle lavoratrici.

Analogamente si registra un divario in termini di reddito pensionistico: la differenza tra l’Importo medio mensile per l’anno 2022 del Fondo lavoratori dipendenti privati tra pensionati e pensionate è di € 409 (a sfavore di quest’ultime) fino ad arrivare a € 588 per il settore pubblico.

Infine, un focus sull’uso dei congedi parentali da parte dei padri lavoratori dipendenti del settore privato: si passa da un numero di beneficiari del congedo obbligatorio di 742 soggetti a 1.162 del 2022.

L’analisi del tasso di utilizzo della misura (take up) evidenzia che lo stesso appare in media più elevato tra gli uomini di età compresa tra i 30-39 anni, con una variabilità che va dal 14% al 55.7% a seconda del periodo considerato e tra quelli di età compresa tra i 40-49 anni, con valori che vanno da 14,4% negli anni 2013-2015 a 58,2% nel 2022.

Inoltre, la fruizione di tale diritto è maggiore tra i padri che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, ovvero caratterizzato da stabilità e maggiori garanzie, rispetto ai padri con un rapporto di lavoro a tempo determinato o stagionale e con un indicatore ISEE superiore ai €40.000.

Resta ancora limitato l’utilizzo del congedo facoltativo: nel 2022 si registrano in Basilicata solo 20 beneficiari.

La Direzione regionale INPS, proprio con l’intento di rafforzare la conoscenza delle misure messe in campo dal decisore politico per conciliare i carichi familiari con la vita lavorativa dei genitori e per consentire loro di usufruire, con maggiore facilità, degli strumenti legati alla presenza dei figli, quali congedi, bonus asili nido, Assegno unico universale fino all’esonero contributivo (il cosiddetto Bonus Mamma), ha aggiornato, con la collaborazione delle altre amministrazioni coinvolte e della Regione Basilicata,  il Quaderno informativo “Accanto alle mamme e non solo”, già messo in rete lo scorso anno e  finalista del premio “PA Semplice” al Forum PA 2024.   

Ciò nella consapevolezza che anche le reti relazionali che mettono in sinergia enti e istituzioni locali possono essere da sostegno e stimolo ulteriore alle politiche di contrasto ai divari di genere.