SANREMO 2025, SUL PALCO DELL’ARISTON ANCHE 2 ARTISTI LUCANI

Arisa al fianco di Irama e Chiello in coppia con Rose Villain nella serata cover

Manca sempre meno all’inizio del Festival di Sanremo e, anche quest’anno, ci sarà una rappresentanza musicale tutta lucana. Dopo il successo dell’ultima edizione con la vincita della 23enne lagonegrese Angelina Mango che ha trionfato con il brano “La noia”, sul palco della 75esima Edizione del Festival della Canzone italiana saliranno Arisa e Chiello in occasione della serata cover, in programma il prossimo 14 febbraio. La cantautrice di Pignola e il trapper di Venosa accompagneranno rispettivamente due degli artisti in gara: Arisa sarà al fianco di Irama con la canzone “Say something” degli A Great Big World con Christina Aguilera; Chiello, invece, duetterà con Rose Villain sulle note di “Fiori di rosa, fiori di pesco” di Lucio Battisti.  

Da Rosalba Pippa, in arte Arisa, non possiamo che aspettarci delle riconferme inerenti alla sua eccezionale bravura artistica. Dopo i trionfi nel 2009 tra le “Nuove Proposte” con il brano “Sincerità” e, successivamente, nel 2014 tra i “Big” in gara con il pezzo “Controvento”, la cantautrice è entrata nelle vesti di co-conduttrice nel 2015, al fianco di Carlo Conti. Da buona veterana del Festival di Sanremo, dunque, l’artista lucana ha voluto così commentare: «Quando ho iniziato ero molto selvatica, un animaletto ignaro di tutti i meccanismi dello show business. A volte, quando la gente mi chiedeva l’autografo, rispondevo: “Ma cosa te ne fai?”. Da ragazzina, sognando a occhi aperti, mi dicevo: “Prima o poi, io canterò a Sanremo”, un po’ come dire: “Sposerò il principe azzurro”. Quest’anno, farò coppia con Irama nelle serata cover. Lo vedo come una persona buona, un ragazzo molto serio che lavora e che ha rispetto per il pubblico. Mi piace perché si è fatto da solo».

Il percorso artistico di Rocco Modello, pseudonimo di Chiello, è un crescendo di sperimentazioni testuali che toccano tematiche all’ordine del giorno come la salute mentale, in grado di accorciare le distanze tra le vecchie e le nuove generazioni, entrambe coinvolte nel processo di comprensione e sostegno psicologico. Il giovane 26enne venosino fa ingresso nella trap italiana assieme al collettivo FSK Satellite, raggiungendo traguardi importanti: il disco di platino certificato da FIMI/GfK Italia per l’album d’esordio FSK Trapshit e la prima posizione nella classifica FIMI/GfK con il secondo album “Padre, figlio e spirito”, certificato oro. Lo scioglimento del gruppo segna l’inizio della sua carriera da solista e di nuove collaborazioni di successo, fino al debutto con il suo primo album nel 2021 “Oceano Paradiso”, certificato platino. Tra le collaborazioni più recenti, brillano quelle con Mahmood nel brano “Paradiso”, insieme a Tedua, e con Mace in “Ruggine”, insieme a Coez. Nel mese di aprile 2024 pubblica il singolo “Limone”, seguito da “Stanza 107”, a luglio, e da “Ho sbagliato ancora”, nel mese di ottobre. Il nuovo anno si apre con la partecipazione all’album “Tropico del Capricorno” di Guè con il feat. “Non lo So”. Il 14 febbraio sarà la prima volta di Chiello all’Ariston che ha fatto sapere: «Mi piace molto l’attitudine di Rose, mi ci rivedo in alcuni aspetti. In questi mesi siamo entrati in sintonia, abbiamo passato del tempo insieme in studio e sono nate anche delle belle canzoni. Quando Rose mi ha chiesto di accompagnarla nella serata dei duetti a Sanremo con la canzone “Fiori rosa, fiori di pesco” non ho potuto rifiutare, essendo io un grande ammiratore del cantautorato italiano di quel periodo».

Arisa e Chiello sono due artisti che vincono e convincono grazie a una comunicazione musicale che rievoca storie e sentimenti di un passato che è passato, di un presente che vale la pena di essere vissuto e di un futuro che non è poi così lontano. La loro presenza in uno dei Festival più amati dagli italiani non può che inorgoglirci come lucani. Perché il Festival di Sanremo è una grande festa: è la “festa del nostro Paese”, che è l’Italia, ed è la “festa di paese”, che è la Basilicata. Pur non essendo in gara tra i “Big”, tutti noi faremo il tifo per loro nella serata cover. Perché noi lucani siamo esattamente così: esultiamo per il “paesano che ce l’ha fatta”, come Arisa, e per colui che ce la sta facendo, come Chiello. E magari, chissà, che non li ritroviamo il prossimo anno di nuovo sul palco dell’Ariston, questa volta tra gli artisti in gara.

Miriam Galgano