Prevista la benedizione delle coppie che festeggiano le nozze d’argento, d’oro e di diamante. In serata, musica e balli della tradizione con l’accensione dei “fucanoj”

Nell’ardua battaglia tra cuore e cervello, l’espressione “Va’ dove ti porta il cuore” finisce, molto spesso, per avere la meglio. Lo sanno bene gli innamorati che, come ogni anno, nel giorno di San Valentino (14 febbraio) si ritrovano a celebrare il sentimento che li unisce. Di base, il concetto di amore è legato a una relazione di affezione tra due persone. Ma se provassimo ad allargare il cerchio relazionale, per esempio, a uno spazio? Cosa accadrebbe se ci innamorassimo di un luogo? In Basilicata, precisamente nel Potentino, esiste un borgo dalla fisionomia presepiale pronto a sedurre chiunque arrivi, tutti i giorni, tutto l’anno, ma soprattutto in occasione dei festeggiamenti di San Valentino, suo Santo Patrono: Abriola.
«Per quest’anno, – ha fatto sapere il Sindaco del borgo lucano, Romano Triunfo – abbiamo ricevuto chiamate e richieste da tutte le parti d’Europa perché c’è gente che vuole partecipare. San Valentino va oltre la dimensione regionale: è un evento importante che parte il 14 febbraio e va avanti tutto l’anno. Il nostro Patrono, San Valentino, dà la possibilità di coniugare sacro e profano. Il nostro è un territorio a valenza turistica che onora l’intera Basilicata, ricca di cultura e di storia, e Abriola si inserisce bene in questo contesto con le sue ricchezze paesaggistiche, storiche e culturali. Noi continuiamo a lavorare in sinergia con le Istituzioni regionali per presentare progetti di miglioramento sulle infrastrutture stradali, proprio per accogliere tanta gente che desidera visitare il nostro territorio». Anche Maddalena Fazzari, vicepresidente del Consiglio Regionale di Basilicata ha espresso grande interessamento per i festeggiamenti in onore del Santo Patrono di Abriola: «San Valentino è una figura che rappresenta l’amore, la solidarietà e la pace. San Valentino non è solo il protettore dell’amore romantico, ma anche della fratellanza e della speranza. La mia sfida è quella di rendere la festività di San Valentino un vero attrattore non solo per la Regione Basilicata, ma anche a livello nazionale e, perché no, anche a livello internazionale».

Dopo la processione e la Santa Messa celebrata dall’arcivescovo metropolita, Davide Carbonaro, seguiranno diversi momenti culturali, arricchiti dall’immancabile presenza del buon cibo della tradizione, e da spettacoli. Tra gli appuntamenti imperdibili, cresce l’attesa per la mostra dell’artista Pasquale Zamparella incentrata sulle tradizioni lucane, e per l’accensione dei Fucanoj, vale a dire i falò rionali. In serata, verrà decretato il fucanoj più spettacolare. Per l’occasione, ci sarà anche Peppone Calabrese, noto conduttore televisivo di origini lucane. Non mancherà, poi, il classico brindisi dell’amore stellato, previsto a mezzanotte, e il volo delle lanterne con messaggi d’amore sulle note musicali della tradizione popolare. Spazio, infine, alle benedizioni delle coppie di innamorati che festeggiano i loro primi 25, 50 e 60 anni di matrimonio. Il territorio di Abriola sarà raggiungibile anche tramite navette gratuite, in partenza da Potenza.
ABRIOLA, UN AMORE A PRIMA VISTA
Per gli inguaribili romantici, innamorati dell’amore, esiste una forma di “amore a prima vista” in grado di far scoppiare la passione tra due totali estranei al loro primo incontro. Per gli inguaribili romantici innamorati, invece, delle sfumature di un posto nuovo, si sviluppa una modalità di “amore a prima vista” quando il “turista innamorato” si affida totalmente a un luogo, alla sua cultura, alla sua storia e alle persone che lo popolano. E, delle volte, farsi conquistare da un territorio diventa indispensabile, quasi come se fosse un atto di riconoscimento nei confronti di quel luogo che prima di darci qualcosa in cambio, ci insegna a esplorare e a esplorarci. E chi visita Abriola può realmente avere un “colpo di fulmine”. Infatti, allo stesso modo di una persona che si innamora del suo partner per il colore degli occhi e per la sua simpatia, ci si può invaghire di Abriola per i suoi vicoletti unici e panorami mozzafiato e, ancora, per la sua aria genuina, per la sua gente curiosa e orgogliosa che racconta le storie degli innamorati silenziosi di un tempo e degli amanti di oggi che non scrivono più lettere d’amore. Il “turista romantico” che si reca ad Abriola intraprende un viaggio allo stesso modo di tutti gli altri, ma ispeziona ogni esperienza nuova con uno spirito diverso, facendo vibrare le corde dell’anima.
Miriam Galgano