Sabato 22 e domenica 23 marzo si rinnova l’appuntamento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico

Offrire al turismo nuove chiavi di lettura, capaci di mettere in relazione il bene culturale con la sua storia e con il contesto in cui si trova: è questo l’obiettivo degli eventi annuali organizzati dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), in autunno e in primavera. L’organizzazione no-profit, da ben 50 anni, è attiva nella valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese al fianco delle Istituzioni, al fine di preservare l’identità nazionale sotto il profilo storico, naturale e artistico. Quest’anno, le Giornate FAI di Primavera si svolgeranno sabato 22 e domenica 23 marzo 2025. Saranno 750 i luoghi aperti al pubblico in tutta la Penisola, da Nord a Sud, grazie allo straordinario contributo di migliaia di volontari del FAI e dei cosiddetti “Apprendisti Ciceroni”, studenti volutamente formati per narrare le bellezze del loro territorio. Un viaggio, dunque, tutto “Made in Italy” tra borghi, palazzi storici, luoghi di ricerca e innovazione, di archeologia industriale, case private, botteghe e luoghi di antichi mestieri, nella straordinaria fusione tra natura e cultura.
«Da oggi e senza incertezza – ha dichiarato Marco Magnifico, presidente FAI – anche noi del Fondo Ambiente Italiano dobbiamo avere ancora più chiaro che ogni nostra azione sociale ed educativa debba concorrere al rafforzamento di una comune coscienza europea. Affido, dunque, a questa edizione delle Giornate FAI del cinquantennale e alle 750 piazze italiane, che esse virtualmente rappresentano, l’auspicio che la nostra festosa, concreta e appassionata manifestazione del 22 e 23 marzo possa essere proposta, vissuta e percepita in questa ottica più ampia, più civile, più militante. Il mondo, e non solo noi europei, ne ha un immenso e drammatico bisogno. Viva l’Europa!». Le Giornate FAI di Primavera si svolgeranno sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica assieme al patrocinio della Commissione Europea, al Ministero della Cultura e alla presenza di tutte le Regioni e delle Province Autonome italiane. L’accesso ai luoghi selezionati è a contributo libero. A ogni visita, inoltre, sarà possibile supportare la missione e le attività del FAI con una donazione.
LA MAPPA LUCANA DELLA 33ESIMA EDIZIONE

Anche la Regione Basilicata si sta preparando ad aprire le sue porte paesaggistiche a coloro che decideranno di scoprirla e riscoprirla attraverso 45 luoghi collocati in 32 Comuni. Le Giornate di Primavera 2025 in Basilicata saranno dedicate a Francesco De Sanctis, dal 2016 responsabile regionale Comunicazione FAI, scomparso lo scorso 3 febbraio. Nel ricordo di De Sanctis, venerdì 21 marzo è in programma un evento dal titolo “Francesco De Sanctis – Racconto straordinario di un uomo” alle ore 18.00, presso il Palazzo Bernardini della Città dei Sassi.
Per la 33esima edizione, sulla cartina lucana sono state individuate le seguenti aperture a:
- POTENZA: Palazzo della Provincia; Teatro Stabile, l’unico teatro storico e lirico in Regione; Centro Storico dalla Porta di San Luca alla Caserma Petruccelli
- BRINDISI MONTAGNA:Grancia di San Demetrio – Foresta Grancia
- CANCELLARA: Convento dell’Annunziata
- TITO: Torre di Avvistamento di Satrianum
Procedendo, poi, a nord del capoluogo, le visite interesseranno i territori di:
- AVIGLIANO: Castello di Lagopesole; Riserva Naturale Antropologica “Coste Castello”
- GENZANO DI LUCANIA: Chiesa e Monastero della SS. Annunziata
Spostandosi più a sud, nell’Alta Val d’Agri, i luoghi selezionati sono situati a:
- MARSICO NUOVO: Cascate del Vallone Melaggine
- MOLITERNO: Chiesa del Rosario
- SANT’ARCANGELO: Chiesa di San Rocco, annessa al diroccato Convento dei Minori Riformati
Proseguendo ancora più a sud, verso il Massiccio del Pollino, visite guidate a:
- CASTELLUCCIO INFERIORE: Coro, Sacrestia e Oratorio della Chiesa di San Nicola Di Myra
- TERRANOVA DI POLLINO: Sulle tracce di Italus, sentiero del Parco Nazionale del Pollino
In direzione della Valle del Noce e della Costa Tirrenica:
- LAGONEGRO: Parrocchia Concattedrale di San Nicola di Bari e Centro Storico
- RIVELLO: Complesso Monumentale di Sant’Antonio
- MARATEA: Piccole Gemme del Borgo; Basilica di San Biagio e Statua Del Redentore – Monte San Biagio
Nella Città dei Sassi e Provincia, invece, le seguenti aperture:
- MATERA: Palazzo del Governo (Prefettura); Antica Torre di Juso; Palazzo Porcari; Chiesa di San Giuseppe, (Conservatorio delle “Monacelle” – 1594); Azienda Digimat S.p.A (Area Industriale La Martella); Masseria Riccardi (Contrada Igino)
Incamminandosi verso il cuore della Regione, visite organizzate a:
- ACCETTURA: Masseria Fazzano
- SAN MAURO FORTE: Piana del Melograno e del Mandorleto
- TRICARICO: Museo di Palazzo Ducale
- ALBANO DI LUCANIA: Bosco Cupolicchio, lago di San Vitale e Albero Padre
- PIETRAPERTOSA: Horus e le Scalelle
- SAN CHIRICO NUOVO: Santuario di San Chirico
- FERRANDINA: La Madonna dei Mali
Sulla mappa lucana, ancora, i seducenti paesaggi calanchivi della Media Val d’Agri a:
- CRACO: Rovine di speranza-Craco nel cinema, suggestivo “paese fantasma”
- MONTALBANO JONICO: Chiesa di Santa Maria dell’Episcopio; Chiesetta della Madonna del Carmine
- PISTICCI: Chiesa di San Rocco
- MARCONIA: Piazza Elettra e Chiesa di San Giovanni Bosco
- TURSI: La Via dei Mestieri (Piazza Santa Maria D’Anglona)
- ALIANO: Carlo Levi nei ricordi di Alianello Vecchio e i Calanchi
Spazio, infine, ai luoghi sabbiosi della Costa Jonica a:
- BERNALDA: Castello e Centro Storico, tra storie e leggende
- NOVA SIRI: Centro Storico
- POLICORO: I luoghi della Riforma Fondiaria e Piazza Eraclea; Palazzo Baronale
- ROTONDELLA: Collezione di monete di Palazzo Ielpo
- SCANZANO JONICO: Palazzo Baronale (Il Palazzaccio)
Dietro la chiara missione del FAI di proteggere i luoghi del nostro patrimonio è evidente come lo Stivale sia punteggiato, da Nord a Sud, di piccoli e troppo spesso sconosciuti paesini che riservano ai più attenti osservatori scenari meravigliosi che custodiscono rare perle di arte e di cultura. Molte volte, ciò che ricerchiamo al di fuori dei confini italiani è più vicino a noi di quanto si possa immaginare: un borgo, un castello, un’abbazia, un’area naturale sono tutti Beni di valore degni di competere con quelli presenti nel mondo. Per conoscere il nostro Paese e per educare al rispetto e alla cura di esso non occorre, almeno all’inizio, andare chissà dove: basta partire dall’esplorazione del luogo in cui si vive, aderendo anche a iniziative come quelle proposte durante le Giornate FAI. Che poi, in fin dei conti, non si può essere cittadini del mondo se prima non si è cittadini della propria Patria. L’Italia come Paese e, in questo caso, la Basilicata come Regione sono due patrimoni che nella loro varietà geografica, nella cultura, nella storia, nell’arte riescono a catturare un pubblico vasto di visitatori, creando un’interazione armoniosa tra un luogo e le persone che vi giungono.
Miriam Galgano