Circa 40 alunni delle classi V B e V C della scuola primaria “Fermi” di Matera ne hanno fatto un tema d’indagine, approdando a risultati non sempre confortanti. Gli alunni hanno approfondito un tema poco scandagliato e cioè se la città dei Sassi sia o meno in grado di esprimere un’adeguata offerta di opportunità culturali e di socialità per bambini e i giovani. L’attività ha coinvolto le classi in un lavoro di ricerca, di interviste sul campo e analisi di dati.
I numeri della cultura a Matera
Dall’indagine è emerso che Matera può contare su
– circa 45 eventi culturali organizzati ogni anno (con uno scarno 22% di eventi rivolto specificamente a bambini e ragazzi)
– 7 centri giovanili
– 12 oratori attivi nei quartieri.
Da contraltare vi è che i cartelloni sono ricchi di iniziative culturali (anche grazie al riconoscimento come Capitale Europea della Cultura nel 2019) ma, come si accennava, la maggior parte degli eventi ha un target sicuramente turistico e non pensato per i materani più giovani.





Anche gli spazi di aggregazione sono presenti, ma non sempre sono facilmente accessibili a tutti i quartieri.
Le voci della città
Gli alunni, da perfetti giornalisti, hanno deciso anche di ascoltare dai residenti del quartiere San Giacomo, cosa ne pensano rispetto agli spazi di socializzazione.
La signora Azzurra ha notato che “Ci sono molte cose belle in città, ma i bambini hanno bisogno di più attività pensate per loro”, mentre per il signor Aurelio, di professione nonno: “I luoghi di incontro sicuri per i più piccoli sono pochi. Serve più attenzione da parte di tutti.”
Don Cosimo, parroco della Chiesa Santa Famiglia: “La parrocchia cerca di organizzare attività per i giovani, ma servono più spazi pubblici aperti e accoglienti.”
Gli alunni non si sono limitati a comprendere lo status quo ma hanno anche voluto concludere la propria ricerca con diverse proposte, che spetta ora ai decisori pubblici e agli organismi culturali del territorio trasformare in realtà e cioè:
– spazi per laboratori artistici e creativi
– eventi culturali pensati anche per bambini e ragazzi
– spazi verdi sicuri e accessibili
– centri giovanili attivi in ogni quartiere
– maggiore collaborazione tra scuole, famiglie e istituzioni
Conclude la professoressa Isabella Abbatino, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Fermi di Matera: ” La scuola spesso si fa centro culturale e organizza giornate evento con concerti, incontri con l’autore, seminari di approfondimento. Ma per i bambini e le bambine di Matera sono necessarie politiche che favoriscano la promozione della salute fisica e del benessere mentale anche in collaborazione con altre istituzioni”.