I Babalù al Musicultura Festival di Macerata

I Babalù al Musicultura di Macerata. Dal 17 al 19 giugno, nella splendida arena dello Sferisterio di Macerata, i sei componenti della band lucana concorreranno, tra gli otto finalisti in gara, alla XXII edizione del Festival nazionale della musica popolare e d’autore contemporanea. Un sogno che s’avvera e un traguardo considerevole per i musicisti del fresco e sfolgorante gruppo, l’unico della Basilicimage_previewata ad essere giunto nella fase finale della storia di Musicultura. Alla rassegna musicale tra le più innovative del panorama italiano, i Babalù concorrono con il brano “Mio fratello è pakistano”, canzone che già nella scorsa edizione ha vinto il premio come miglior gruppo nella prima fase di selezione.

Un risultato che è già una vittoria, avendo infatti superato tutte le fasi selettive precedenti e le circa tremila domande provenute da tutt’Italia. “Un’energica contaminazione tra suoni e parole patrimonio della propria terra e suggerimenti di world music” è il giudizio espresso dalla rassegna verso il lavoro artistico dei Babalù. Da 49 a 16 band selezionate nel mese di marzo, i nostri musicisti sono stati ascoltati dal Comitato di Garanzia composto da nomi altisonanti della canzone italiana quali Claudio Baglioni, Vasco Rossi, Tiziano Ferro, Teresa De Sio, Carmen Consoli. Insieme ai 16 gruppi selezionati fanno parte della compilation Musicultura, già distribuita su tutto il territorio nazionale, con il brano in concorso.

Presentate da Fabrizio Frizzi, le otto band finaliste si esibiranno accanto ai big del pop nazionale e internazionale. Saranno infatti ospiti nel programma delle tre serate finali artisti del calibro di Amii Stewart, Enrico Ruggeri, Patty Pravo, Angelo Branduardi, Giuliano Palma e the Blues Beaters, Fiorella Mannoia, Lina Sastri e Pupi Avati. In palio per la band vincitrice il premio assoluto di 20 mila euro, ma sono previsti anche premi minori.

Babalù, dal nome di una semidivinità africana, è un gruppo dalla formazione eterogenea essendovi al proprio interno musicisti lucani, campani e abruzzesi. Antonello Ruggero, batteria, Viviana Fatigante, voce, Paola Calbi, tamburi a cornice e percussioni, Gianluca Sanza, basso e voce, Mariano Caiano, voce e percussione (primo cantante dell’Orchestra italiana di Renzo Arbore), e Luca De Laurentiis chitarra, da due anni insieme a sperimentare un nuovo modo di fare musica. In particolare, la peculiarità del gruppo elettro etno è la lingua utilizzata nei loro testi, il “napotentino”, una sorta di unione tra il dialetto partenopeo e quello potentino. I loro testi trattano i temi sociali e anti razziali di grande attualità. “Mio fratello è pakistano”, scritta da Gianluca Sanza e Mariano Caiano, racconta la storia della difficile integrazione in tessuti sociali diversi, della sofferenza di popoli di etnie differenti costretti a vivere in luoghi stranieri. E’ dunque un inno al principio della fraternità senza confini, senza colori e senza pregiudizi. Un auspicio ad imparare ad amare tutti indistintamente, il fratello giamaicano, pakistano, nigeriano, musulmano o italiano.

Il disco uscirà a settembre prossimo con l’etichetta Officina Edizioni musicali di Nello Giudice, bassista di Mango.

Tutti potranno concorrere alla vittoria dei Babalù votando da casa la loro canzone, inviando un sms al 4770776 indicando il codice dell’artista preferito, per i Babalù è lo 01, oppure chiamando all’899030336, digitando il codice abbinato a ciascun vincitore.