Ecuador: quattro editori e giornalisti di origini lucane della Val d’Agri rischiano il carcere e chiusura del giornale

Quattro importanti editori e giornalisti di origini lucane della Val d’Agri, rischiano il carcere e la chiusura del giornale di loro proprietà (El Universo, il più antico ed importante del Paese) per aver espresso opinioni e dato notizie, non gradite al Presidente della Repubblica Correa. Un intervento urgente del Ministero degli Affari Esteri, della FNSI e dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, viene chiesto dal Consigliere Regionale Luigi Scaglione, che in qualità di Vice Presidente dei Lucani nel Mondo, lo scorso anno ha conosciuto gli esponenti della famiglia Lapenti-Caputi a Guayaquil.

Un’azienda di grandi dimensioni, quella della testata giornalistica nazionale, con partecipazioni anche nel settore bancario che ha dato lustro alla Basilicata e che, probabilmente per le sue idee politiche, rischia di essere statalizzato da un Presidente dittatore già oggetto, all’inizio dell’anno, di una forte contestazione civile e sociale nel Paese sudamericano. E’ una vicenda che sta suscitando grande interesse politico, oltreoceano, a Guayaquil in Ecuador sede dell’Universo, importante quotidiano nazionale.

La notizia, di sensazionale effetto, che sta dividendo l’opinione pubblica e che esaspera gli animi degli ecuadoregni del Presidente Rafael Correa è la diffamazione a mezzo stampa nei confronti del Presidente Correa attraverso articoli pubblicati da El Universo, redatti dal giornalista Emilio Palacio. La storica testata giornalistica è stata fondata da italiani, per la precisione da lucani emigrati da Corleto Perticara alla cui guida oggi si trova la terza generazione della famiglia Lapenti ( per un errore di trascrizione all’arrivo in Ecuador il cognome è stato cambiato in Lapentti) composta dai fratelli Carlos, Cesar e Nicolas Perez Lapentti, proprietari appunto del giornale nazionale.

Quella dei Lapentti è una famiglia stimatissima in America Latina, tra essi sono presenti banchieri e imprenditori insieme al famoso campione di tennis degli Australian Open e Indianapolis, Nicolás Alexander Lapentti Gómez nipote del vincitore del Roland Garros 1990 Andrés Gómez, ed alla Presidente dei Lucani in Ecuador Carla Caputi Lapentti.

I disordini civili che stanno animando la città di Guayaquil sono iniziati qualche giorno fa a seguito della sentenza di condanna a tre anni di carcere per i fratelli Perez Lapentti e del giornalista Emilio Palacio oltre al pagamento della somma di quarantamilioni di dollari ecuadoregni quale risarcimento danni per il Presidente Rafael Correa e del suo Governo a proposito dell’articolo pubblicato sul quotidiano nazionale nel quale Palacio riferisce della responsabilità dei crimini contro l’umanità per aver ordinato il fuoco contro i civili.

Il verdetto nei confronti de l’Universo è stato impugnato dai legali dei fratelli Perez Lapentti e del giornalista Palacio proprio perché la Costituzione vigente in Ecuador garantisce il diritto di libertà di espressione anche se alcune norme giuridiche secondarie puniscono severamente i reati di diffamazione e disprezzo. Intanto l’opinione pubblica si è mobilitata contro tale sentenza ed un sondaggio condotto su più di 10000 persone a Guayaquil, Riobamba, Ambato e Loja, ha rilevato che il 73% degli intervistati ritiene che la sentenza pubblicata mercoledì scorso contro El Universo,sia esagerata.