Avigliano, presentata la silloge di Mara Sabia “Diario di un amore”


Si è svolta nella serata del 30 agosto, nel chiostro del Palazzo di Città ad Avigliano, la presentazione della silloge “Diario di un amore” della poetessa Mara Sabia. Una serata intima di letture e musica che ha visto protagonista la giovane aviglianese, tornata, dopo il successo di “Giorni DiVersi” (2001), con un nuovo volume e una poesia più matura e smaliziata. Il tema è l’amore, declinato in tutte le sue sfumature: dalla carnalità alla tenerezza, dalla pienezza dell’attesa alla malinconia dell’abbandono. Amore per una persona, ma anche per la vita, per gli studi e per la poesia stessa, un amore che in questi anni ha reso la scrittura di Mara più consapevole attraverso una formazione artistica e letteraria che ha sempre minuziosamente curato.

La manifestazione, moderata dal giornalista Leonardo Pisani (La Nuova), è iniziata col saluto del sindaco Vito Summa e con un breve ritratto della giovane poetessa che non ha tuttavia bisogno di presentazioni, visto l’impegno profuso negli ultimi anni nella sua eclettica attività: in parallelo con i suoi studi (è laureata e specializzata in Linguistica, Filologia e Letteratura all’Università degli Studi della Basilicata), Mara Sabia ha studiato recitazione, danza e canto, partecipando a diversi stage formativi e a eventi di livello locale e nazionale. La serata, come ha evidenziato Summa, si pone come occasione di spazio e promozione per una dei tanti giovani di talento di cui le nostre comunità sono ricche.

È seguito l’intervento della dott.ssa Federica Cordisco, in veste di critica letteraria di un volume che offre, per la sua straordinaria ricchezza, molteplici spunti di analisi. Un diario atipico, quello di Mara: date monche, attimi sfilacciati di un tempo tutto uguale, fatto di attesa e di assenza. L’opera è attraversata da alcune metafore ricorrenti, che rappresentano i molti volti dell’amore, e ne fanno un percorso vero e proprio da seguire con consapevolezza, ricco com’è di richiami intra ed extra-testuali.

Un pensiero di Vittorio Rosa, cantante e amico della poetessa, che riferendosi alla sezione del libro “Di Mara e degli altri demoni” ha evocato la figura del demone Mara, l‘ultimo, secondo il Buddismo, a tentare Siddartha prima dell’illuminazione; una figura oscura dai mille volti che simboleggia, secondo l’autrice, la promessa di sensualità e perdizione che spira da questa poesia così intensamente femminile.

A seguire l’emozionante interpretazione di alcuni componimenti con la voce intensa dell’attore Dino Lopardo, anche in duetto con la stessa autrice, e con l’accompagnamento del chitarrista montemurrese Alfredo Tortorelli che ha creato momenti musicali di grande delicatezza cantando alcune cover d’autore. “Ho voluto, per questa presentazione, la presenza di cari amici e soprattutto di bravi artisti: giovani che rappresentano il meglio della nostra regione” ha sottolineato Mara, che ha menzionato in proposito anche il fotografo Antonio Passavanti, autore del bellissimo artwork di copertina.

In conclusione, la poetessa ha risposto a una breve intervista di Leonardo Pisani, svelando le curiosità che si nascondono dietro alcuni brani: richiami a figure del passato e della mitologia, leggende locali, titoli misteriosi, riferimenti a letture più o meno note: il tutto a mostrare quanto la ricchezza della parola poetica risieda proprio nella sua inafferrabile ambiguità.

Il volume, edito da Firenze Libri, è disponibile nelle librerie e negli esercizi commerciali preposti, oltre che presso i maggiori siti di vendita libri online. È possibile visitare la pagina dedicata all’autrice presso il portale GAI (Giovani Artisti Italiani), all’indirizzo http://www.giovaniartisti.it/marasabia .