Venosa, petizione per riapertura catacombe cristiane

VENOSA – È bastata una petizione popolare, svoltasi a Venosa davanti al castello Pirro del Balzo, tra il 3 e il 10 settembre, e continuata ad oltranza per scongelare una questione braccata per lungo tempo tra mille peripezie burocratiche. Più di 1248 firme hanno suggellato la ferma volontà dei cittadini di riaprire le catacombe ebraiche e cristiane al pubblico, per anni rimaste chiuse, a seguito di interminabili lavori di ristrutturazione.

L’iniziativa portata avanti dal gruppo facebook Venusiaeduepuntozero, ha dato l’impulso alla nascita di un comitato “pro catacombe ebraiche” che ha cominciato a fare breccia nel cuore delle istituzioni, affacciandosi con imponenza sia alla finestra delle istituzioni locali sia sul pergolato di quelle regionali, a partire dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici.

Una ragione viene ribadita a gran voce la riapertura del documento, affinché venga autorizzato l’accesso al pubblico senza condizionamenti. Questo chiede il comitato presieduto da Luigi De Bonis, attraverso una petizione che appena raggiunta la millesima firma è stata inviata alle istituzioni, alla Soprintendenza per i Beni Archeologici, al sindaco Bruno Tamburriello e per conoscenza all’assessore alle Attività produttive in previsione dell’anno gesualdiano.

Il motto è “riaprite immediatamente le catacombe di Venosa”, dopo anni di richieste protocollate e mai sburocratizzate, di appelli inoltrati dalle associazioni culturali di un intero hinterland vulture alto-bradano, sull’importanza innanzitutto culturale e poi strategico-turistica delle catacombe, perle ineguagliabili nella prestigiosa storia di Venosa.

Un work in progress, quello della legittima ristrutturazione, iniziato nel lontano 1999, per ragioni di sicurezza dei visitatori, e che sembra non avere fine.

In verità, i lavori di ristrutturazione sono ufficialmente terminati da lungo tempo e l’inaugurazione è avvenuta ufficialmente il 21 ottobre 2007, come si evince in un video visitabile sul sito web http//www.olachannel.it/riaprire-le-catacombe-ebraiche/, eppure ad oggi è possibile accedervi solo tramite autorizzazione della Soprintendenza.

Sono trascorsi cinque anni e l’accesso al pubblico è ancora fortemente circoscritto. La richiesta, rivolta al Soprintendente, è di eliminare le procedure burocratiche che limitano pesantemente l’accesso, ingessandone il flusso turistico.

Situate sui colli della Maddalena, le catacombe ebraiche potrebbero essere un punto di riferimento per i turisti che affollano Venosa. E invece attualmente possono visitare liberamente il castello Pirro del Balzo (denominato anche “gesualdiano”), il museo archeologico, la Chiesa della SS. Trinità, l’Incompiuta (a fasce orarie) e trovano invece bloccato l’accesso ad uno stemma sempre vivente, più che mai attuale, della pacifica coesistenza tra due culture differenti, quella cristiana e quella ebraica.