Conversazione con l’assessore Aldo Berlinguer

berlinguerLe elezioni per le amministrative e per il Parlamento Europeo stanno animando la scena politica. A Potenza i giochi si sono misurati anche con il doppio voto di genere. Nella fase di persistenti processi di destrutturazione e scomposizione delle istituzioni e della struttura sociale ne sono investiti i partiti; ne sono investiti esperimenti come quelli delle primarie nostrane, così sostanzialmente diverse da quelle degli States, assolutamente regolate da legge e vincolate attraverso  leggi statali che disegnano un orientamento generale che le sottraggono alla discrezione di partiti e di singoli, finalizzate, come sono, alla selezione e non alla elezione, anche per le massime cariche esecutive.

Il Prof. Aldo Berlinguer conversa con il nostro giornale sul futuro dei trasporti lucani, sulle iniziative imprenditoriali da cogliere e sulla ottimizzazione dei livelli di governo.

Verso quali prospettive ridisegnare lo schema dei trasporti? Il territorio lucano, secondo l’assessore alle infrastrutture, si trova in una  posizione strategica sia sulla direttiva nord/sud che su quella est/ovest, quindi ancora sul versante tirrenico e su quello adriatico dove si può intervenire perché c’è la effettiva possibilità di sviluppo sull’alta velocità. Particolarmente importante, sarà in questo senso il collegamento per Foggia,  interessato del raccordo Napoli-Bari già in divenire, che rappresenta il collegamento naturale con l’Adriatica. Bisogna lavorare per la elettrificazione della strada ferrata Potenza-Foggia e per il potenziamento della terza corsia per la quale sono previsti finanziamenti cospicui.

Il tema della rete di trasporto dell’energia é assai implicante. Molti impianti saranno collegati ma i passaggi amministrativi, le aste pubbliche, le frequenti liti tra proprietari dei terreni e imprenditori non facilitano il lavoro. La Basilicata é ancora Regione deficitaria, nel senso che consuma piú energia di quanta ne produce. Il che non é necessariamente un dato negativo: significa che i consumi, specie quelli industriali, non sono del tutto crollati. Ma col collegamento dei nuovi impianti la tendenza si invertirà.

L’intervista integrale su “Il Lucano Magazine” in edicola.