Chiedi all’orizzonte: Musicamanovella

E’ un’ opera di Silvio Giordano su sfondo bianco la copertina del nuovo disco dei Musicamanovella
Chiedi all’orizzonte” uscito il 20 maggio per l’etichetta “iCompany”. E’ una foto in blu-jeans in cui una gamba, la destra, si accavalla sull’altra , a piedi nudi. Una dinamica morbida e rilassata, dove busto e volto scompaiono, lasciando spazio alla spalliera di una sedia di paglia e legno su cui v’è appesa l’inconfondibile giacca blu con berretto, tratto distintivo della band. La divisa scenica con cui il maestro Rocco Azzarino dirige i concerti rievoca i Musicamanovella come gli autobus rossi a due piani fanno con Londra.
Su questo lavoro discografico ci sono incisi nove inediti (testi e musiche di Rocco Spagnoletta, con la collaborazione su due brani di Gruosso e Pezzano) ed una cover.

“Chiedi all’orizzonte” è il singolo che da il nome al disco, una melodia bella su un arrangiamento limpido con testo in soggettiva in cui il primo attore è l’ingenuità di un bambino:
“m’han detto spara in nome dell’amore… muori per diventare un re… e l’ho sperato fino ad ammazzare me”. Non capire “l’odio di chi ama un dio”; emigrazione turbolenta dall’umanità derelitta, in disuso come le periferie nelle grandi città francesi dove si parla non sempre di calcio e di amicizia in “langue de la banlieue”. Suggestiva è l’immagine nelle parole del ritornello, dove il soggetto sembra spirare via dall’autore verso l’orizzonte, e da qui la suggestiva melodia su cui si canta : “chiedi all’orizzonte dove sono i fiori che ha promesso Dio… perché questo amore non è uguale al mio”.
Il secondo brano è la cover di “Una storia disonesta” brano degli anni settanta in cui il cantautore romano Stefano Rosso in un racconto ironico e divertente post-sessantottino argomentava forse per la prima volta nella canzone italiana, sullo spinello. Un arrangiamento divertente e variegato che esplode nel celebre “che bello, due ammm bandici una chitarra e uno spinello” ritornello vincente comprovato dai Musicamanovella il quale, da centinaia di concerti a questa parte, è uno dei momenti più coinvolgenti che entusiasma il numeroso pubblico della band.
Paìs tropicale” è la terza traccia scritta da Rocco Spagnoletta e Domenico Gruosso. Inconfondibile all’orecchio è la presenza dell’ospite speciale del disco Mariano “Hobo” Caiano: percussionista e cantante, fra le sue svariate collaborazioni si annovera quella più duratura e prolifica insieme a Renzo Arbore nell’Orchestra italiana. E’ fra gli artisti più importanti ed influenti della musica reggae nazionale, napoletano, lucano di adozione. Questo brano è una composizione squisitamente esotica, con un efficace arrangiamento di tastiere di Mimmo Gruosso ed un accattivante giro di basso di Dario Vista (altra voce ed immagine dei Musicamanovella). Canzone coinvolgente con un finale che conforta in cui “il cielo dei felici è ancora blu”, per ricordare, insieme ai fan, una bella canzone scritta qualche anno prima.
A perdifiato, il quarto episodio del disco, si apre con un vincente riff di fisarmonica del virtuoso lucano Antonio Gruosso con contrappunto magistrale di batteria del maestro Antonello Ruggiero.

L’articolo completo nel numero di luglio – agosto del Lucano Magazine!!