L’Unibas aderisce alla Rete europea delle Università delle Capitali europee della cultura

L’Università della Basilicata ha aderito alla “Rete delle Università delle Capitali Europee della Cultura” (Uneecc), l’associazione internazionale – fondata a Pecs, in Ungheria, nel 2006 – da 16 atenei europei che hanno sede nelle Capitali europee della cultura: attualmente sono 47 le Università che aderiscono alla Rete, in venti diversi Paesi europei.
Lo ha reso noto Francesco Sdao, Prorettore per le Relazioni Internazionali dell’Unibas e referente della Rete per l’Ateneo Lucano. Si tratta di una “Rete accademica e scientifica – ha spiegato Sdao – che ha assunto nel tempo un’importanza fondamentale nel panorama accademico e formativo europeo, ed è nata dalla consapevolezza che unire in una rete organica, sinergica e marcatamente collaborativa e solidale, le Università, con sede nelle Capitali europee della cultura, avrebbe, tra le altre cose, portato a iniziative comuni e allo sviluppo di un’identità culturale ed europea, oltre a favorire scambi d’informazioni e collaborazioni in vari progetti di alta formazione e di ricerca”.

Oltre all’Ateneo lucano, in Italia sono associate le Università Alma Mater di Bologna, di Genova, di Perugia statale, e di Perugia Stranieri. L’attuale presidente è la professoressa Flora Carrijn, Prorettore dell’Università di Ku Leuven (Lovanio, Belgio).
La Rete, ha aggiunto Sdao, “prevede lo svolgimento di numerosi eventi culturali e scientifici organizzati dalle diverse Università. In particolare questi eventi consistono in conferenze tematiche, meeting nelle Università aderenti, festival scientifici e culturali”.
Ogni anno l’UneCC organizza inoltre un’assemblea: quest’anno l’incontro – durante il quale è stata formalizzata l’adesione dell’Università della Basilicata – si è svolto in Polonia, a Breslavia.

“La Rete – ha concluso il docente dell’Unibas – incoraggia, attraverso apposite iniziative, proposte congiunte d’internazionalizzazione della didattica, tra cui progetti di corsi di studio internazionali congiunti, scuole estive, programmi di stage e tirocini, e la mobilità internazionale studentesca e di docenti. Far parte di questa importante Rete europea avrà numerose ricadute indubbiamente positive, come un maggior riconoscimento a livello europeo e internazionale delle attività di ricerca e di didattica, condotte nella nostra Università. Anche in prospettiva di Matera 2019, l’appartenenza a questa Rete consentirà alla nostra Università l’organizzazione, in accordo con le attività previste dai programmi della Fondazione di partecipazione Matera-Basilicata 2019, di numerosi e interessanti eventi culturali”.