DONNE E PREVENZIONE ONCOLOGICA, A MONTALBANO SCREENING MAMMOGRAFICI E PAP-TEST

Ok anche al ritiro kit per il colon-retto. L’ostetrica Rosapia Caputo: «Prima si trova il problema, prima si può intervenire e migliori sono le possibilità di guarigione»

Prevenire è meglio che curare” è uno dei proverbi più utilizzati in qualsiasi campo della nostra esistenza. E, probabilmente, il medico sociale che lo ideò, vale a dire B. Ramazzini, non aveva tutti i torti. In diversi ambiti, nel dettaglio quello medico, il concetto di prevenzione va a includere tutte quelle procedure di natura medico-sanitaria per intercettare il prima possibile l’insorgere di una malattia.

A tal proposito, la Regione Basilicata si trova in prima linea nella valorizzazione della prevenzione oncologica al seno e all’utero delle donne, mediante camper appositi per effettuare gratuitamente screening mammografici e pap-test. La scorsa settimana, precisamente nelle giornate di giovedì 2 e venerdì 3 maggio, è stata la volta del Comune di Montalbano J.co, dove due Unità Mobili di prevenzione oncologica hanno sostato nella zona del campo sportivo. Le prossime tappe per il mese di maggio saranno i territori limitrofi a Montalbano, quali Pisticci, Policoro, Bernalda, Scanzano J.co e Nova Siri.

«Si tratta – spiega l’ostetrica Rosapia Caputo – di un programma per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto messo a punto dalla Regione Basilicata, ma ogni Regione italiana ne redige uno. Lo screening oncologico fa parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e, come tale, opera assieme ad ASM, ASP e Regione Basilicata».

«Per quanto riguarda l’iter – aggiunge la dottoressa – in ogni territorio lucano, eccetto quelli in cui sia presente un consultorio, ci rechiamo con le Unità Mobili due volte all’anno, a distanza almeno di una novantina di giorni e, in base al numero di persone da chiamare, si decide quanti giorni restare in quel determinato paese».

PERCHÉ È IMPORTANTE FARE PREVENZIONE

La parola screening significa protezione e l’obiettivo del programma è quello di eseguire i test su tutta la popolazione sana, allo scopo di individuare precocemente malattie, molto spesso asintomatiche, cercando di garantire una prognosi migliore. A detta della dottoressa Caputo: «Prima si trova il problema, prima si può intervenire, migliori sono le possibilità di guarigione. Per questo, è importante aderirvi. Non sempre una malattia si manifesta con dei sintomi: capita, a

volte, che sia silente. Nel nostro caso, il servizio è rivolto a tutta la popolazione lucana». Nel dettaglio, lo screening mammografico richiede come professionista sanitario il Tecnico di Radiologia (TSRM), lo screening cervico uterino la figura dell’ostetrica, mentre per il colon-retto,

trattandosi unicamente di consegna e ritiro dei kit, se ne occupa il personale amministrativo addetto.

QUALI SONO I REQUISITI PER PARTECIPARE

•    Essere iscritti al Sistema Sanitario della Regione Basilicata;

•    Essere residenti nella Regione Basilicata;

•    Rientrare nelle seguenti fasce di età:

1.   Screening Cervico Uterino è rivolto a tutte le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni; dai 25 ai 35 anni potrà essere eseguito il pap-test ogni 3 anni; dopo i 35 anni si eseguirà l’HPV test ogni 5 anni.

2.   Screening Mammografico è rivolto a tutte le donne di età compresa tra i 45 e i 74 anni e si effettua ogni 1-2 anni.

3.   Screening Colon-retto: ambo i sessi di età compresa tra i 50 e i 70 anni e si effettua ogni 2 anni.

Il Sistema Sanitario Regionale invita la popolazione, tramite convocazione via posta o sms, a effettuare gratuitamente gli esami di screening. «Nella giornata di giovedì 2 e venerdì 03 maggio – riferisce l’ostetrica – per quanto riguarda lo screening cervico uterino hanno aderito, su 262 inviti, 142 persone».

Gli screening, dunque, rappresentano per la maggior parte delle donne una valida conferma circa le proprie condizioni di salute. Mediante la giusta informazione e la massima riservatezza, le interessate hanno la possibilità di fare una scelta consapevole aderendo semplicemente alla convocazione sopracitata. Che si tratti di una giovane donna o di una donna in età adulta, non importa: se al giorno d’oggi la vera ricchezza resta la salute, prendersene cura è il primo passo per vivere meglio e più a lungo. Delle volte, il timore di un male futuro spinge inconsapevolmente alla non-azione: per questo, fare prevenzione equivale a scongiurare tutto ciò. La prevenzione, ancora, si conferma il miglior “salvagente” in grado di sottrarci “alle acque incontaminate dei mali improvvisi” che, purtroppo, “possono inquinare” chiunque, senza sconti. Quando scegliamo volontariamente di non ignorare la prevenzione aggiungiamo valore alla nostra vita.

Miriam Galgano