Il Commissario dell’Ente Parco, Luigi Lirangi: «Segnale di attenzione verso imprese e cittadini per riscoprire i sapori autentici del territorio»

«Il Bonus Pollino rappresenta una concreta opportunità per sostenere il tessuto economico locale e promuovere le eccellenze agroalimentari della nostra area protetta». Così il Commissario del Parco, Luigi Lirangi, a seguito dell’avviso pubblico per l’assegnazione del Bonus. «Con questo strumento – ha proseguito Lirangi – vogliamo rafforzare il legame tra la ristorazione e i produttori del territorio, valorizzando una filiera corta che racconta la qualità, la tradizione e l’identità del Pollino. È un segnale di attenzione verso le imprese che scelgono di investire nei prodotti locali e, al tempo stesso, verso i visitatori e i cittadini che vogliono riscoprire i sapori autentici di questo straordinario territorio».
L’incentivo prevede lo stanziamento di un contributo a fondo perduto che va a coprire metà della spesa sostenuta (IVA esclusa) per l’acquisto dei seguenti prodotti: a Denominazione di Origine (DO), Indicazione Geografica (IG), biologici, Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) e Presìdi Slow Food provenienti da aziende attive nei 56 centri del Pollino. Ciascun destinatario potrà spendere tra i 500 euro e i 3mila euro. Tra i beneficiari rientrano gli addetti alla ristorazione, titolari di tavole calde, servizi catering, home restaurant, iscritti regolarmente nel Registro delle Imprese e con sede operativa nei territori dell’area protetta.
Supportare le attività e le imprese che operano nell’area del Pollino è sicuramente una sfida importante che pone le basi per la creazione di una filiera agroalimentare unica e riconoscibile. Dall’intreccio tra territorio, ristoratori e produttori nasce una storia locale che abbraccia tutte le esigenze turistiche. I viaggiatori, sempre alla ricerca di nuove esperienze culturali, naturalistiche e culinarie potranno immergersi nella cultura locale. In tal senso, il Bonus Pollino 2025 si configura come un valido strumento per riassaporare l’autenticità e la genuinità della Basilicata, due requisiti che consentono di distinguere l’offerta turistica in un mercato sempre più affollato. Insomma, quando il piacere della scoperta culinaria s’incontra con la valorizzazione del patrimonio territoriale e culturale, si genera un turismo consapevole, coinvolgente e anche sostenibile.
Da Bosco Magnano, passando per le Gole del Raganello, con una piccola sosta al Pino Loricato o in prossimità delle cascate, chiunque avrà la possibilità di gustare un piatto di strascinati con i peperoni cruschi e salsiccia lucana prima di immergersi, per esempio, in esperienze adrenaliniche come il river trekking. Le domande per il Bonus Pollino 2025 dovranno essere inoltrate tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), a partire dal settimo giorno successivo alla pubblicazione del bando, sino a esaurimento delle risorse finanziarie disponibili che ammontano a circa 92.794 euro. Ciascuna richiesta sarà valutata seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle domande, certificato dal sistema di protocollazione. A sostegno della finalità promozionale del progetto, i destinatari del contributo potranno esporre nelle varie strutture una targa o un’apposita dicitura che sottolinei la scelta di utilizzare prodotti provenienti dal territorio del Parco Nazionale del Pollino.
Miriam Galgano