Alla poetessa lucana Mara Sabia il Premio “Alda Merini”

Anche i sogni, in settembre, sono ombre dimesse”, scrive in un inedito la poetessa aviglianese Mara Sabia, e proprio in un giorno di settembre uno dei suoi sogni si avvera: il 13 settembre Mara ritira il primo premio alla 4° edizione del Premio Internazionale di letteratura dedicato ad “Alda Merini”, a Brunate (Como), città che diede i natali ai nonni paterni della celebre poetessa. Il lavoro che ha vinto è la sua tesi di laurea specialistica in Filologia, Linguistica e Letteratura, conseguita all’Unibas, intitolata “La rappresentazione manicomiale nella cultura letteraria del Novecento italiaMara@Brunateno”, per la sezione Tesi di laurea e saggi sull’opera di Alda Merini e sulla poesia contemporanea. In commissione erano presenti tutti nomi rilevanti, tra cu
i Borsani, curatore dell’opera omnia di Merini, e le figlie della poetessa.
«Il testo che ha vinto e che spero di pubblicare – racconta Mara Sabia – ha richiesto due anni e mezzo di lavoro sulla rappresentazione manicomiale nella cultura letteraria del ‘900 in Italia. Un lavoro duro e complesso sia tecnicamente che emotivamente. Inviarlo al premio Merini è stato naturale: considero Alda Merini una delle mie poetesse maestre, ovvero tra le autrici che mi hanno insegnato la poesia attraverso le loro opere ed è a lei che ho dedicato il lavoro di scavo d’archivio, in appendice a questa opera, per riportare alla luce alcuni inediti dedicati alla dottoressa Marcella Rizzo, una psichiatra che curò Alda.

La tesi specialistica come si configura in rapporto a quella triennale circa la figura di Alda Merini? Cosa hai “scoperto” in questo tuo lavoro di ricerca?
La tesi di Specialistica è una sorta di continuazione, ampliamento di quella triennale. Nel senso che questa è un lavoro più generale, complesso, che potrebbe essere cornice di quello precedente, che è un focus tutto meriniano. La Merini di questo secondo lavoro è una Merini analizzata, insieme ad altri autori, in maniera più critica e, volendo, ancora più intima.

L’intervista completa nel numero di novembre/dicembre del Lucano Magazine, in edicola!